Ragazzini scomparsi a Pescara: a Milano volevano incontrare un influencer

Ragazzini scomparsi a Pescara: a Milano volevano incontrare un influencer
di Patrizia Pennella
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Venerdì 27 Ottobre 2023, 07:31

L’ultima traccia l’avevano lasciata sull’impianto di videosorveglianza della stazione di Pescara, mentre si avviavano verso il treno che alle 8,10 del mattino parte per Milano. Li hanno recuperati ieri all’incirca verso metà mattinata, in una strada del centro del capoluogo lombardo. È durata poco più di ventiquattr’ore la fuga di tre ragazzini pescaresi, due tredicenni e un quindicenne, che hanno deciso di fare un super filone a scuola e raggiungere Milano come potevano. Cioè dando fondo a risparmi e paghette per comprare un biglietto del treno. Tutti sono usciti come al solito al mattino per andare a scuola, ma alle porte dell’istituto non si sono nemmeno avvicinati. Il primo allarme è scattato quando il padre di uno dei tre ha telefonato a casa chiedendo alla moglie di accertarsi se il ragazzo fosse andato a scuola. Per scoprire invece che in classe non c’era. La donna ha raccontato che, normalmente, controlla online le presenze sul registro scolastico ma, solo per un caso l’altra mattina non lo aveva fatto.

Quando dopo l’ultima campanella i tre ragazzi non sono tornati a casa i genitori hanno deciso di fare una denuncia per allontanamento volontario alla polizia. Proprio da quel momento sono partite le ricerche delle forze dell’ordine che, come primo passo, hanno raccolto le immagini delle telecamere di videosorveglianza dei principali punti di attrazione, per scoprire in tempi brevi che i ragazzi si erano mossi dalla stazione di Pescara centrale. I familiari intanto avevano deciso di ricorrere anche alla trasmissione televisiva “Chi l’ha visto”: due delle madri hanno lanciato un appello a chi avesse incontrato i tre a segnalarlo alle forze dell’ordine. L’idea era che i ragazzi potessero essersi imbarcati per Milano per assistere a un evento particolare, sportivo o musicale, oppure, come è venuto fuori successivamente, per incontrare un influencer, un contatto social piuttosto carismatico.

Fatto sta che per coprire le loro tracce hanno tenuto i cellulari spenti e questo ha reso anche impossibile, per i genitori e per le forze dell’ordine, mettersi in contatto con loro.

In prefettura intanto è stato organizzato il tavolo di coordinamento previsto in queste circostanze in modo da ottimizzare il sistema delle ricerche. Non c’è mai stato dubbio che si sia trattato di allontanamento volontario, anche perché le stesse famiglie avevano notato qualche stranezza nel comportamento dei ragazzi. Sarebbe stato un amico ad aiutare le forze dell’ordine nelle ricerche: i ragazzi lo hanno chiamato con una scheda differente da quelle normalmente in loro possesso, e lui ha riferito di aver avuto il contatto. Così una macchina della squadra volante della questura di Milano li ha rintracciati nella mattinata nelle strade del centro. Tutti e tre stanno bene nonostante la notte trascorsa fuori casa. Il fratello più grande di uno di loro è subito partito verso Milano, poi si sono mossi anche i genitori. I ragazzi sono stati trattenuti, fino all’arrivo dei familiari, in una stanza della questura meneghina. In mattinata, appena ricevuta la notizia, il prefetto Giancarlo Di Vincenzo ha chiuso il tavolo di coordinamento. Con un messaggio, il rappresentante del governo ha ringraziato «le forze di polizia e tutte le altre amministrazioni che hanno collaborato in maniera sinergica al rintraccio dei tre minori allontanatisi nella giornata di ieri da Pescara e ritrovati a Milano, con il coordinamento della Prefettura, che già nella giornata di ieri aveva immediatamente attivato il piano persone scomparse interessando anche la prefettura di Milano».

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