Prati di Tivo, il film e l’abbandono. L'operatore turistico Riccioni: «Pensate che lancio per la stagione invernale, invece nulla»

Prati di Tivo, il film e l’abbandono. L'operatore turistico Riccioni: «Pensate che lancio per la stagione invernale, invece nulla»
di Teodora Poeta
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Domenica 2 Ottobre 2022, 10:43 - Ultimo aggiornamento: 10:44

Parte proprio dai boschi e dagli scenari innevati dei Prati di Tivo il trailer della serie “A corpo libero”, nuova produzione per la tv italiana che sarà disponibile in streaming su Paramount+ dal 26 ottobre e dal prossimo anno su Rai2. Una magnifica occasione di campagna promozionale per il territorio teramano, ma soprattutto per la stagione invernale se non fosse che in questo momento è difficile pensare al futuro dei Prati di Tivo dove lo scorso anno è stata girata questa serie tv. Un thriller ambientato nel mondo della ginnastica artistica femminile tratto dall’omonimo bestseller di Ilaria Bernardini, per la regia di Cosima Spender e Valerio Bonelli, fuori concorso alla ventesima edizione di “Alice nella città”, la sezione autonoma e parallela della festa del cinema di Roma dedicata ai giovani.

Le riprese tra i boschi, l’hotel Miramonti, la bottega del parco e altre esterne ci sono state lo scorso inverno e sono durate un mese e mezzo. Tra le comparse ci sono anche volti di attori teramani. Ma la loro presenza, l’intero staff era composto da oltre 300 persone, è servita sul territorio soprattutto per sostenere l’economia locale, come conferma l’operatore turistico Antonio Riccioni: «Lo scorso anno ci siamo salvati anche grazie a loro che hanno sopperito alla chiusura degli impianti».

E infatti, se proprio gli impianti sciistici a breve ripartissero, così come da anni ci si augura, questa serie, lo si può già vedere dal trailer, potrebbe essere una grande promozione. «Penso, piuttosto, che dovremo sperare in un nuovo film – ironizza amareggiato Riccioni - Durante le riprese gli attori e gli operatori avevano la loro mensa, dopodiché, però, hanno dormito nelle strutture ai Prati di Tivo e quando erano liberi e non lavoravano, giravano nei locali».

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Una piccola economica che si è mossa grazie alle riprese di questa serie a breve disponibile in streaming che anche attraverso le bellezze del territorio racconterà la forza centrifuga dell’adolescenza compressa dalla forza centripeta dell’agonismo. Binomi in conflitto che mai come in questo caso sembrano sposarsi perfettamente con il luogo scelto per le riprese. Perché se da un lato c’è l’assoluta bellezza, dall’altro c’è chi quella bellezza non può più “sfruttarla” ed è quasi arrivato alla resa. «Siamo molto preoccupati per il futuro - conferma sempre Riccioni - Mi sono posto come limite dicembre perché non si può lavorare per indebitarsi. Dopodiché vedremo cosa fare. La bolletta della luce di agosto che mi è arrivata è di 9mila euro. Ai Prati di Tivo sono stati spesi fior di milioni per gli impianti. Bisogna trovare una soluzione, non possiamo aspettare i ricorsi. Abbiamo tutto, ma ormai è tutto all’abbandono».

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