Una multa pagata per niente, una multa sbagliata che non può essere annullata: 75,40 euro svaniti per una contestazione errata, con numero di targa sbagliato, che però il cittadino non nota e paga al momento, dopo la fila alle poste. E' successo a Pescara. Una storia diventata una piccola odissea per Massimo L., pescarese di 54 anni.
Tutto inizia con il ricevimento di una raccomandata relativa ad una multa per aver parcheggiato l'automobile sulle strisce pedonali, il 29 luglio scorso, in via Regina Elena. «Sono andato alle Poste - racconta - e, senza pensarci troppo, ho preferito pagare subito. Quando però ho letto bene mi sono accorto che la macchina non era la mia. Di fatto mi è stata recapitata la multa di un altro automobilista». Il pescarese ha potuto dimostrare che il giorno della multa lui si trovava al lavoro nell'ufficio di via Raffaello, ben distante dalla via in cui è stato redatto il verbale.
Ma qui l'odissea diventa beffa: «Verificato l'errore, ho chiesto chiarimenti al Comando della polizia municipale, dove ho scoperto con sgomento di aver buttato 75 euro - racconta Massimo .