Nuova Pescara, i sindaci di Tirana e Atene al convegno con Di Maio e D'Alfonso

Il senatore Luciano D'Alfonso con il sindaco di Spoltore Chiara Trulli e il vice sindaco di Montesilvano, Paolo Cilli
di Rosalba Emiliozzi
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Domenica 10 Luglio 2022, 16:15

MONTESILVANO Un grande evento, dopo domani, sulla Nuova Pescara con il ministro Luigi Di Maio e il senatore Luciano D’Alfonso. È stato presentato ieri al Comune di Montesilvano dove c’erano il vice sindaco Paolo Cilli e al neo sindaca di Spoltore, Chiara Trulli. I tre Municipi - Pescara, Montesilvano e Spoltore - che ha hanno deciso di fondersi sono alle prese con la marcia di avvicinamento verso la data di nascita della Nuova Pescara.
Di questo e di tutto il percorso, non poco difficoltoso, verso la costruzione di una casa comune se ne parlerà martedì 12 luglio alle ore 17 nella sala consiliare del Comune di Pescara con la professoressa Silvia Nanni e i sindaci di Tirana e Atene, «due testimonianze di esperienze riuscite - sottolinea il senatore dem - due città capitali europee che hanno portato avanti progetti integrati di componimento territoriale».


Ambizione e pragmatismo. Sono i due binari su cui corre la Nuova Pescara che però per diventare concreta ha ancora bisogno di norme e fondi. «Le risorse finanziarie ci sono e aumenteranno - dice D’Alfonso - ma abbiamo bisogno da subito, ad esempio, di una norma che consente ai consiglieri comunali di partecipare agli organi collegiali del costituendo soggetto giuridico nuovo, e di una norma che faciliti una pianta organica dedicata». Tanti, quindi, i problemi da risolvere. Per questo D’Alfonso annuncia che verrà chiesto aiuto di un esperto che ha creato la città metropolitana di Bologna: il direttore generale Giacomo Capuzzimati. «Ha impiegato 4 anni per costruire l’allineamento di reti, tecnologia, patrimonio digitale» spiega il presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato. «La fusione caratterizzerà il destino della nostra città - dice la sindaca di Spoltore - una deadline del 2023 o del 2024 potrebbe essere un salto nel buio, mentre arrivando gradatamente a questo processo possiamo fare bene, con minore impasse possibile per i cittadini».


Il vice sindaco di Montesilvano: «Siamo di fronte al progetto di fusione più grande d’Italia, ambizioso e complicato che avrà bisogno dei suoi tempi per essere calato sul territorio. Abbiamo tre territori che sembrano simili e che ormai formano un unico agglomerato urbano, ma le nostre realtà hanno esigenze ed esperienze diverse che devono confluire nella città del futuro». «Non possiamo sbagliare perché il costo sarebbe altissimo, ci sarebbe Pescara exit. Nel momento in cui nasce la nuova città, tutto deve funzionare» dice D’Alfonso e annuncia che nel «cantiere» Nuova Pescara sarà coinvolta la Provincia con ruolo tecnico. «Oggi ci sono tre Comuni, nel futuro dovremmo fare in modo che arrivino anche altri territori», chiude il senatore.
 

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