Cucine tradizionali a confronto: Abruzzo e Arabia Saudita più vicine

A rappresentare la regine è chef Giovanna De Vincentis

Cucine tradizionali a confronto: Abruzzo e Arabia Saudita più vicine
di Luciano Rapa
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Martedì 21 Novembre 2023, 10:29 - Ultimo aggiornamento: 10:36

I prodotti e la cucina del territorio abruzzese sbarcano in Arabia Saudita. Nell'ambito della settimana della Cucina Italiana nel mondo 2023, la chef Giovanna De Vincentis in qualità di cuoca dell'Alleanza Abruzzo avrà il compito di rappresentare la nostra regione oltre i propri confini nazionali con il progetto dell'Alleanza dei Cuochi di Slow Food, che vede nel patto stipulato tra cuochi e piccoli produttori il senso del promuovere una cultura del cibo che sia buono, pulito e giusto, salvaguardando la biodiversità e la ricchezza dei singoli territori. I presidi Slow Food Abruzzo presenti ad Al'ula saranno il Canestrato di Castel del Monte, il Peperone dolce di Altino e il Fagiolo Tondino del Tavo, insieme ad altri prodotti della regione come l'olio extravergine d'oliva della neonata Comunità di prodotto e territorio della Toccolana e lo Zafferano di Navelli.

Le due giornate saranno impiegate in primis nello svolgimento di un workshop dedicato alla formazione che vedrà protagonisti alcuni ragazzi e ragazze di un istituto professionale e poi, il giorno successivo, con la cena di gala che vedrà ospiti esponenti dell'Ambasciata Italiana, la Royal Commission for Al'Ula e alcuni membri di Slow Food. Il tema della serata sarà "L'alimentazione come fonte di gusto e benessere". Si è scelto quindi di utilizzare l'olio extravergine di oliva di qualità come filo conduttore e protagonista dei piatti proprio per via delle sue comprovate caratteristiche organolettiche e nutrizionali. «E' una grande responsabilità per me essere parte di questo progetto -  le parole della chef Giovanna De Vincentis - l'attività di preparazione, l'approvvigionamento delle materie prime, le numerose call che si sono succedute nelle fasi preparatorie sono state motivo di stress ma anche di forte stimolo nel voler rappresentare al meglio la cucina abruzzese e le nostre eccellenze in un contesto così importante. Una sfida interessante sarà trovare la giusta chiave di lettura tra le nostre eccellenze e i prodotti tipici del loro territorio nei piatti che verranno proposti. Il menù studiato, infatti, prevede una combinazione di materie prime abruzzesi e arabe».

Un piccolo spazio è stato dedicato anche all'artigianato abruzzese delle ceramiche e dell'arte orafa scannese, al fine di valorizzare anche il nostro importante patrimonio artistico. Sono però le materie prime abruzzesi le grandi protagoniste ad Al'Ula, prodotti di qualità sapientemente immersi in una fusion con un'altra cultura gastronomica unica. «Ho bisogno di conoscere la storia di un alimento. Devo sapere da dove viene. Devo immaginarmi le mani che hanno coltivato, lavorato e cotto ciò che mangio», sostiene Carlo Petrini: da oggi l'Abruzzo e l'Arabia Saudita sono quindi un po' più vicini.

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