Perseguita i vicini di casa: indagata per stalking

Perseguita i vicini di casa: indagata per stalking
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Sabato 20 Gennaio 2018, 10:17
«Dovete andare via di qua». E ancora: «Vi farò terra bruciata intorno, io vi ammazzo, vi massacro, vi sparo: non ho nulla da perdere». Per quattro anni una famiglia di Chieti scalo - mamma, padre e due figli minori - ha dovuto subire offese di questo tenore e pesanti vessazioni dalla vicina di pianerottolo: minacce, dispetti, aggressioni anche fisiche. In altre parole: un vero e proprio stalking condominiale. A tal punto che il capofamiglia si è visto costretto a installare una telecamera con collegamento online sulla sua auto, danneggiata più volte, e a lasciare il tablet acceso sullo spioncino del portone di casa per scoprire chi si divertiva a imbrattare l’ingresso con continui sputi.

Dopo le indagini dei carabinieri di Chieti scalo, per la donna, una teatina di 50 anni, è scattato il divieto di avvicinamento alla famiglia che perseguitava in ogni modo: voleva spingerla a lasciare l’appartamento perché a lei, per motivi tuttora sconosciuti, non era gradita. Ogni volta che i vicini uscivano di casa, l’indagata si scatenava. In una circostanza, al centro commerciale Megalò, ha incrociato la figlia quindicenne della dirimpettaia cominciando a offenderla. I tentativi del capofamiglia, 40 anni, di risolvere la faccenda senza rivolgersi ai carabinieri sono andati a vuoto. Neppure un colloquio con il marito della stalker ha portato risultati: la sua auto veniva presa di mira spesso e volentieri (pneumatici forati, vetri rotti, graffi sulla carrozzeria) e, in una circostanza, è stato persino preso a schiaffi. La mamma e i figli avevano il terrore della vicina, a tal punto da barricarsi in casa e da cambiare abitudini di vita. Basti pensare che uno dei minori è in cura da uno psichiatra: la stalker era arrivata ad aggredire verbalmente il ragazzino, 14 anni, perché, a suo dire, non aveva raccolto i bisogni del cagnolino.

La cinquantenne ha coinvolto anche il marito e il figlio, che una volta hanno tentato di picchiare il vicino. Le indagini dei carabinieri diretti dalla tenente Maria Di Lena, insieme ai video girati dal capofamiglia, hanno incastrato la stalker. Ora dovrà rimanere lontana almeno trecento metri dai vicini, altrimenti rischia l’arresto. Deve rispondere di atti persecutori anche un albanese di 51 anni, residente a Chieti, che si è accanito contro una famiglia di Ripa Teatina. L’uomo, dal 2016 fino allo scorso dicembre, ha vessato una donna di 48 anni e suo fratello di 55 che cercava di proteggerla: lettere minatorie, richieste di denaro fino a 15 mila euro, appostamenti e inseguimenti, blitz davanti casa alle quattro di notte, danneggiamenti. «Voi mi avete denunciato, ma io mi vendicherò: stavolta comprerò una mitragliatrice», scriveva nei messaggi lasciati nella cassetta della posta. Il 51enne si è spinto fino ad aggredire il fratello della donna con una spranga di ferro, colpendolo al viso e prendendolo a pugni: l’uomo è finito in ospedale. I carabinieri di Villamagna hanno notificato all’albanese, che è stato denunciato anche per lesioni, un divieto di avvicinamento.
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