Giovane operaio folgorato su un palo dell'alta tensione

Giovane operaio folgorato su un palo dell'alta tensione
di Sonia Paglia
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Mercoledì 22 Agosto 2018, 09:58
Tragico incidente sul lavoro nell’Aretino. Giovane operaio di Pescocostanzo (L'Aquila), rimane folgorato su un palo dell’ alta tensione. Si tratta di Marco Del Cimmuto, 33 anni, originario e residente nel piccolo borgo di Pescocostanzo. E’ accaduto intorno alle ore 16, nel comune di Monte San Savino, in provincia di Arezzo, in località le “Vertighe”, accanto al santuariodi Santa Maria delle Vertighe.

In base a una prima ricostruzione dell’incidente, sembra che il 33enne stesse lavorando a un impianto elettrico, per conto di una ditta abruzzese, in appalto per Enel, quando per cause in corso di accertamento, è rimasto folgorato. Sembra che stava sostituendo un palo della luce, quando è stato toccato un cavo dell’alta tensione. Sul posto sono intervenuti immediatamente i sanitari del 118, che hanno tentato in tutti i modi di rianimare l’operaio. Poi, viste le
condizioni di salute alquanto gravi, si è reso necessario il trasporto con l’ambulanza, in codice rosso, all’ospedale di alta specializzazione, Santa Maria alle Scotte di Siena. Insieme a loro, i
Vigili del Fuoco e gli ispettori della Prevenzione Igiene e Sicurezza nei luoghi di lavoro.

Dichiarato dai medici clinicamente in morte cerebrale, sarebbe stato chiesto ai familiari il consenso per l’espianto e donazione degli organi. Sul luogo dell’incidente, si sono recati i carabinieri della locale stazione per l’effettuazione dei rilievi tecnico-descrittivi e lo svolgimento delle relative indagini di polizia giudiziaria, finalizzate all’accertamento delle cause che
hanno determinato l’infortunio sul lavoro. La triste notizia si è divulgata velocemente a Pescocostanzo, dove il giovane operaio era molto conosciuto e apprezzato per la sua simpatia e dedizione al lavoro. Erano circa due anni che lavorava per conto di una ditta abruzzese.

Dopo avere trascorso il Ferragosto nel suo paese di origine, era ripartito per riprendere le attività lavorative in Toscana. Aveva perso entrambi i genitori. I suoi unici affetti, la sorella, il fratello e tre nipoti oltre ai tanti amici.
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