L'AQUILA - Risale la curva dei contagi Covid in Abruzzo, i nuovi positivi sono tornati a superare quota trecento in un solo giorno, e cresce anche l'incidenza settimanale dei casi per centomila abitanti, che arriva a 142. Trend in aumento anche per i pazienti deceduti: tre nella giornata di ieri e 14 dal primo all'8 dicembre. Numeri che in ogni caso risultano nettamente inferiori rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, quando si sono registrati 101 decessi nei primi otto giorni di dicembre.
A fare la differenza, secondo il parere degli esperti, sono stati i vaccini e le nuove cure arrivate successivamente, come gli anticorpi monoclonali.
Sale il tasso di occupazione delle terapie intensive (6%), ma resta stabile per l'area medica (9%), a fronte di soglie da zona gialla rispettivamente del 10 e del 15%. Le località più colpite sono Teramo con 28 nuovi casi, Chieti con 23, Pescara con 20, L'Aquila con 15, Lanciano, Roseto e Sulmona con 13, Fossacesia con 11 nuovi positivi e Giulianova con 10.
GLI OSPEDALI
Anche il trend delle ospedalizzazioni risulta in crescita in Abruzzo, dove sono 130 i pazienti Covid attualmente ricoverati, la maggior parte non vaccinati. Dato che segue dunque l'andamento nazionale, come conferma il direttore di Malattie infettive dell'ospedale dell'Aquila, Alessandro Grimaldi: «In ospedale ci sono soprattutto no vax, alcuni dei quali molto pentiti, soprattutto quando siamo costretti a ricorrere alla ventilazione non invasiva».
Sull'aumento dei decessi, lento ma costante in Abruzzo, Grimaldi ricorda che i numeri non sono paragonabili a quelli dello scorso anno, nonostante a dicembre si era già in una fase calante rispetto a ottobre-novembre: «Fortunatamente oggi abbiamo delle armi straordinarie, vaccini e anticorpi monoclonali. Sicuramente è il vaccino che ci ha dato questo straordinario risultato, oltre ovviamente a una maggiore conoscenza delle cure. Questo non vuol dire che il virus è scomparso, ma bisogna evidenziare che al momento la pressione sugli ospedali è gestibile.
La svolta nella lotta al virus, che resta una battaglia globale, potrebbe arrivare con il nuovo vaccino, il Novavax? «Dagli ultimi dati che abbiamo si parla di una efficacia del 90%, ma la novità è nella modalità di conservazione, molto meno complessa e che non richiede una catena del freddo importante come per altri tipi di vaccino come Moderna e Pfizer».
In vista delle feste natalizie, l'infettivologo ricorda: «Non dobbiamo dimenticare, anche se vaccinati, di mantenere sempre il distanziamento e indossare le mascherine anche all'aperto. Oggi siamo in una fase interlocutoria, speriamo di non dover scontare gli effetti negativi di assembramenti».
Sul fronte dei contagi, i numeri più alti continuano ad essere quelli del Teramano, dove l'incidenza settimanale dei casi per centomila abitanti schizza a 238.
Seguono il Chietino con 141, l'Aquilano con 97 e il Pescarese con 91. Ieri in Abruzzo si sono registrati 156 guariti e 338 nuovi positivi, di età compresa tra un anno e 91 anni, a fronte di 5.504 tamponi molecolari e 10.539 test antigenici eseguiti. Dei nuovi positivi 111 sono residenti nel Chietino, 110 nel Teramano, 63 nell'Aquilano, 46 nel Pescarese e per otto positivi sono in corso verifiche sulla provenienza. Le vittime sono una 82enne di Campli, un 83enne di Chieti e un 91enne di Cepagatti. Salgono a 120 i ricoverati in area medica (+1) e a 10 quelli in terapia intensiva (+2).
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