I novant'anni di Mimi di Battista: riuscì a portare Maradona e Hagler in Abruzzo

Novant'anni di passione e Imprese: il mondo di Mimi di Battista che riuscì a portare Maradona e Hagler in Abruzzo
di Tito Di Persio
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Domenica 3 Dicembre 2023, 08:39 - Ultimo aggiornamento: 09:32

L'ex presidente regionale (per 24 anni dell'Abruzzo e Molise) della Federazione Pugilistica Italiana, Domenico di Battista, noto come "Mimi", ha festeggiato il suo novantesimo compleanno. È stato l'uomo che ha portato in Abruzzo e a Roseto due grandi campioni dello sport, Diego Armando Maradona e Marvin Hagler. Durante la cerimonia, Mimi ha fatto il bilancio dei suoi 90 anni. «Ho avuto una vita molto intensa. Sono molto soddisfatto di quello che sono riuscito a fare», ha dichiarato.

Successivamente, ha raccontato come è riuscito a convincere Diego Armando Maradona a venire a Roseto il 7 maggio 1988, in occasione di un importante incontro di pugilato valido per i mondiali di pesi superleggeri tra l'argentino Juan Martin Coggi e il coreano Sang Ho Lee. «Venti giorni prima dell'evento di pugilato, - racconta Di Battista - venne a Roseto l'avvocato Emola di Roma, collaboratore della federazione di boxe, e mi disse che voleva organizzare l'incontro tra Coggi e Lee. Il problema era che ci volevano ben 150 milioni di lire». Di Battista si recò quindi in Comune per parlare con l'allora sindaco Claudio Angelozzi e l'assessore Ezio Vannucci: quest'ultimo, in soli due giorni, riuscì a trovare 90 milioni di lire.

«Richiamai Emola, -continua Di Battista - e gli dissi che avevo 90 milioni, chiedendogli se andavano bene più l'incasso; altro non potevo fare». Tuttavia, Di Battista sapeva che gli incontri di pugilato non attiravano molti spettatori e decise di invitare Maradona, grande amico di Coggi. «Mi procurai il numero di Ferlaino, - prosegue Di Battista - ma con la telefonata non risolsi nulla.

Allora scrissi una lettera un po' “eccentrica”, dove dicevo di essere stato autorizzato telefonicamente dall’allora presidente argentino Raul Ricardo Alfonsin. Così ottenni l'approvazione per avere Maradona a Roseto».

Di Battista si attivò immediatamente per prenotare otto camere al Mion Grand Hotel, necessarie per ospitare il Pibe de Oro. «Maradona arrivò direttamente con la sua Ferrari e le guardie del corpo al PalaMaggetti la sera del 7 maggio, -precisa Di Battista - e non riusciva a passare a causa della folla in piazza e sulla strada. Alla fine riuscii a vendere ben 6mila biglietti per un totale di 32 milioni di lire. «È un ricordo bellissimo e indelebile», conclude. Mentre Marvin Hagler lo conobbe tramite una guardia del corpo e lo invitò a trascorrere una vacanza estiva a Roseto, che lui accettò volentieri.

«Il successo di Mimi si basa su tre pilastri fondamentali: la famiglia, l'impegno sul lavoro e il suo carattere ottimista», afferma l'amico Mario Giungo, responsabile del settore cultura del Comune di Roseto per oltre 25 anni. Al suo compleanno erano presenti oltre 150 persone, tra cui l'attuale sindaco di Roseto, Mario Nugnes, membri dell'amministrazione comunale, cinque ex sindaci, il parlamentare di Azione Giulio Cesare Sottanelli, l'ex parlamentare della Lega Giuseppe Bellachioma e dei Popolari Dante D'Elpidio, del Pd Tommaso Ginoble, l'assessore regionale Pietro Quaresimale e sei tra ex e attuali consiglieri regionali compreso Paolo Gatti, oltre al sindaco di Campli, Federico Agostinelli.

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