Morto Amedeo Esposito, il giornalista con il farfallino

Morto Amedeo Esposito, il giornalista con il farfallino
di Angelo De Nicola
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Venerdì 15 Novembre 2019, 09:15 - Ultimo aggiornamento: 11:01
L'AQUILA - Quel suo farfallino al posto della cravatta diceva tutto. Era un uomo d’altri tempi e d’altri valori, Amedeo Esposito che ieri se n’è andato a 87 anni. Una perdita che lascia un vuoto incolmabile per tutta la classe giornalistica aquilana e abruzzese che può dirsi, nella quasi totalità, tutta figlia della sua “scuola” ma soprattutto per la città di cui era un profondo conoscitore e strenuo difensore dell’Aquilanitas. Nonostante le concenti delusioni che aveva sofferto su questo fronte. A cominciare dal trasferimento della sede regionale dell’Agenzia Ansa, di cui era stato il fautore in Abruzzo negli anni ‘70, dal capoluogo a Pescara per finire, nel post sisma, all’impossibilità di rientrare, lui e «la mia sposa» (così la chiamava sempre...) per le lungaggini della burocrazia, nella sua casa in via Sallustio. Il forzato lungo “esilio” a Montesilvano ne ha così minato un fisico e un portamento non certo non da ultraottantenne a cui aggiungeva una curiosità giovanile pronta ed aperta a tutte le novità (dominava social network e nuove tecnologie come un ragazzino). Esilio che lo teneva lontano dalle sue carte, il mitologico archivio che occupa un garage intero.

Camera ardente oggi nel pomeriggio al San Salvatore e funerali domani alle ore 15 alle Anime Sante.

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