Morte Gelli: da Cetrullo a Biamonti
gli otto piduisti dell’Abruzzo

Licio Gelli
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Venerdì 18 Dicembre 2015, 11:16
L'AQUILA - Politici, funzionari pubblici, professionisti: erano otto gli abruzzesi che facevano parte della loggia massonica eversiva Propaganda due, meglio nota come P2, secondo le liste ritrovate nel 1981 ad Arezzo, dove le aveva fin lì custodite il maestro venerabile Licio Gelli (foto), del quale sono stati celebrati i funerali dopo la scomparsa a 96 anni, uno dei depositari dei misteri italiani più clamorosi della storia italiana recente.

Otto abruzzesi, due dei quali «in sonno», ovvero non partecipanti attivamente per loro decisione. Il nome più importante è quello dell’unico esponente pescarese: Aldo Cetrullo, deputato del Partito socialdemocratico, iscritto con il numero di fascicolo 154 e, peraltro, con l’annotazione «passato al Grande Oriente», quindi alla massoneria lecita.

Dall’Aquila erano presenti sei nominativi. Si trattava di Carlo Biamonti (in sonno, fascicolo numero 378) medico, Manlio Ciocca (380) libero professionista, Giuseppe Consalvo (381) funzionario di pubblica sicurezza, Ennio Finocchiaro (436) funzionario di pubblica sicurezza, Nicolino Pappalepore (in sonno, 382) libero professionista curiosamente indicato con la frazione comunale d’origine, Paganica, Roberto Sarracino (383) dirigente dell’ente previdenziale Enpedep. Da Teramo c’era Ercole De Siati (308) funzionario della Banca d’Italia aderente al Partito socialista italiano. Nessun presunto piduista, invece, da Chieti.

Le liste sono state considerate «autentiche» e «attendibili» dopo tre anni di vaglio da parte di una apposita commissione parlamentare d’inchiesta. Già dall’anno del ritrovamento l’elenco, comunque, è stato diffuso in pubblico a scopo documentale senza voler entrare nel merito dell’effettiva affiliazione alla loggia né della concreta partecipazione alle attività della P2, visto anche che molti dei presenti negarono di farne parte o affermarono di essere stati iscritti a loro insaputa. Tra i 962 nomi c’erano 44 parlamentari, 2 ministri, un segretario di partito, generali dei Carabinieri, Finanza, Esercito e Aeronautica, magistrati, esponenti dei servizi segreti, giornalisti e imprenditori. 
Alberto Orsini
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