Abruzzesi alla maratona di New York: storie di amori, forza e primati

Fino al traguardo Mario Di Peco e la moglie Cinzia Schiavone, i fratelli Umberto e Francesco D'Agostino e il veterano Ennio Baldassarre da Penne che ha 75 anni e il 5 novembre ha vissuto la sua decima volta nella City, a 30 anni esatti dalla prima datata 1993

Mario Di Peco e la moglie Cinzia Schiavone
di Luciano Rapa
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Giovedì 9 Novembre 2023, 10:43

Alcune delle più belle storie e particolari dell'edizione 2023 della Maratona di New York, la corsa più bella e importante al mondo, sono arrivate dall'Abruzzo. Una coppia di innamorati, moglie e marito, una di fratelli e il decano dei corridori nostrani hanno partecipato nella Grande Mela a una competizione storica, che ha visto l'etiope Tamirat Tola stabilire il nuovo primato sul traguardo di Central Park in 2h 4'48". «La prima cosa che ho fatto al traguardo? Cercare mia moglie e dirle “Ti amo”». Mario Di Peco, noto allenatore mentale e formatore, e la sua metà, Cinzia Schiavone, erano tra i 58 abruzzesi partecipanti nella City e a casa avevano 2 tifosi speciali, i figli Roberto 10 anni, che gioca tra gli Esordienti del Pescara Calcio e prende lezioni di kung fu, ed Aurora, 7 anni, innamorata della danza classica. «Questa maratona non è stata solo un traguardo personale per noi. Avevamo un obiettivo profondo, quello di essere un esempio per i nostri figli e di ispirare gli altri», le parole di Mario. «Vogliamo dimostrare che con determinazione, impegno e una visione chiara dei propri obiettivi è possibile realizzare qualsiasi cosa si desideri e trasmettere il concetto che il successo non si ottiene solo con il talento, ma con il duro lavoro e la perseveranza. Ogni km percorso è diventato un momento di riflessione, un'occasione per ricordare perché eravamo lì e per concentrarci sulle nostre motivazioni profonde».

Da Casalbordino hanno invece partecipato i fratelli D'Agostino: Umberto, assessore comunale, e Francesco, il più giovane dei due. Quest'ultimo con un tempo di 2h40' si è posizionato tra i primi 200 in assoluto e all'ottavo posto tra gli italiani; Umberto, invece, con un tempo di 2h54' è stato il trentesimo atleta tricolore e tra i migliori 750 partecipanti in assoluto. Francesco è stato il migliore abruzzese, Umberto il terzo: risultati strepitosi che hanno avuto una dedica speciale. «A nostro nonno», dice Umberto. «Il nostro pensiero va a chi oggi più di tutti sarebbe stato orgoglioso di noi e ci avrebbe sostenuto più di tutti in questo percorso». L'atmosfera di NY è indimenticabile. «È un'esperienza unica correre qui e vedere sulla strada il tifo delle persone», conferma Umberto, «è un qualcosa di indescrivibile in una gara molto particolare e con un percorso molto impegnativo. E noi già siamo proiettati all'edizione del 2024».

Forse l'anno prossimo ci sarà ancora una volta il veterano abruzzese della NY Marathon, Ennio Baldassarre da Penne. A 75 anni, il 5 novembre ha vissuto la sua decima volta nella City, a 30 anni esatti dalla prima datata 1993.

Ha corso anche a Barcellona, Madrid, Boston e Parigi, ma NY per lui ha un fascino particolare e vi aveva lasciato già un segno, tanto che l'invito per l'edizione 2023 gli è arrivato via mail il luglio scorso direttamente dagli organizzatori. Ed ha accettato, per vivere una nuova esperienza che sui social ha definito «quella che all'arrivo mi ha riempito più di gioia». 

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