Tutti aspetti su cui dovranno pronunciarsi i giudici amministrativi: il tribunale ha già fissato la prima udienza, venerdì 21 febbraio, per discutere di alcuni casi e verificare il corretto andamento. Così, la Asl ha scelto la prudenza, dovuta non solo per evitare di organizzare prove - e spendere risorse - su cui i giudici amministrativi potrebbero prendere decisioni al momento non prevedibili, ma anche per tutelare tutti i candidati, gli esclusi e quelli che ancora possono sperare di ottenere un posto nella graduatoria che prevede l’assunzione immediata di 30 persone. «La commissione esaminatrice del concorso per 30 infermieri della Asl - si legge in una nota - d’intesa con la direzione strategica, prende atto dell’udienza fissata per il prossimo 21 febbraio dal Tar Pescara, che si esprimerà in merito ai ricorsi presentati da alcuni candidati. L’azienda sanitaria non “teme” i ricorsi nella sostanza, ma ritiene doveroso attendere la pronuncia del Tar prima di procedere come previsto». Dunque, la prova fissata per l’11 febbraio viene rinviata a una data che al momento non si può ancora ipotizzare «nel rispetto - puntualizza ancora la Asl - del regolamento del concorso e delle decisioni che i giudici amministrativi intenderanno assumere».
I candidati sono stati informati con una comunicazione firmata dal presidente della commissione esaminatrice, Gennaro Scialò, che ha spiegato come sia «doveroso disporre gli opportuni approfondimenti in merito ai vizi denunciati» nei ricorsi, annullando la prova scritta «in virtù dei principi di buon andamento e imparzialità della Pa».
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