Trovato con un cavetto intorno al collo. L'autopsia: niente delitto, è stato un suicidio

Trovato con un cavetto intorno al collo. L'autopsia: niente delitto, è stato un suicidio
di Sonia Paglia
2 Minuti di Lettura
Domenica 24 Ottobre 2021, 07:30

Si tratterebbe di un gesto volontario, quello messo in atto da Adem Berisha, il 55enne muratore di nazionalità kosovara, trovato senza vita nella sua abitazione in via Vittorio Monaco, a Pettorano sul Gizio. È quanto sarebbe emerso dall'esame autoptico eseguito dall'anatomopatologo, Ildo Polidoro. Dunque, un suicidio per impiccamento, presumibilmente, con l'utilizzo del cavo del telefono.

Il corpo di Adem Berisha, presentava, sulla circonferenza del collo, segni da strangolamento. Elemento evidenziato nel corso della ricognizione cadaverica, che ha da subito ipotizzato la morte per asfissia, escludendo segni di difesa o colluttazione. In pratica, un gesto autolesivo e non indotto da terze persone. Ma per avere un quadro completo, si dovranno attendere anche i risultati degli esami istologici e tossicologici.

L'ora del decesso sarebbe tra le due e le tre di notte. Proprio quando i familiari si sarebbero precipitati al piano di sopra, per aver sentito un forte rumore, trovando, così, il congiunto, riverso a terra esanime, con addosso il pantalone del pigiama e una camicia. Dopo l'ispezione del medico legale, il corpo di Adem Berisha è stato restituito ai familiari, per la celebrazione del rito funebre.

La Procura della Repubblica di Sulmona, che ha aperto un fascicolo contro ignoti e rilasciato il nulla osta per la sepoltura, ha ordinato il divieto del rimpatrio della salma per un periodo stabilito. Titolare dell'inchiesta, il pubblico ministero, Edoardo Mariotti.

Il 55enne, nell'abitazione dove è stato rinvenuto cadavere, si era trasferito, insieme ai congiunti, da qualche settimana. Sul posto, per il sopralluogo e i rilievi tecnici del caso, si sono recati i carabinieri della Compagnia di Castel di Sangro, agli ordini del capitano, Fabio Castagna. Per l'adempimento di tali operazioni, sono stati coadiuvati dai militari del Reparto Operativo- Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dell'Aquila, coordinati dal maggiore, Edoardo Commandè. Contestualmente alle indagini dirette, gli inquirenti, hanno svolto anche quelle indirette, che si sono concretizzate con l'assunzione delle dichiarazioni dei familiari della vittima, figlio e nuora, che vivevano stabilmente con lui. Adem Berisha sarà tumulato al cimitero di Pettorano sul Gizio, dove ha vissuto per circa 30 anni. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA