Carabinieri-forestali, "Notte Bianca della Biodiversità": all'Aquila due stazioni ornitologiche

Nella foto il Reparto Carabinieri-Forestali sulla Biodiversità.
5 Minuti di Lettura
Martedì 18 Agosto 2020, 09:45
L'AQUILA - Anche quest’anno ha riscosso gran successo l’iniziativa "Notte Bianca della Biodiversità",  organizzata dal Reparto Carabinieri Biodiversità L'Aquila.  

Presso la Riserva Naturale del Lago di Campotosto, nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, famiglie con bambini, appassionati del mondo naturale e animale, hanno potuto partecipare ad una passeggiata al crepuscolo alla scoperta delle creature notturne, accompagnati dai naturalisti del laboratorio Lacemod dell'Università di L'Aquila, (gli studiosi Mattia Iannella e Giulia Console)  con il personale appunto del Reparto Carabinieri Biodiversità di L'Aquila: il tenente colonnello Irene Sebastiani (vice comandante dello speciale reparto), insieme al personale sempre della Biodiversità, Alessandra Rosone, Loreta Spera e Sandra Di Marzio ed Eliseo Strinella, quest’ultimo esperto ornitologo autore di diverse pubblicazioni.

Dopo una breve ma approfondita parentesi sulla tipologia degli uccelli presenti nell’area di Campotosto e loro abitudini di vita, spazio ai richiami e visione dopo il calar del sole con uno speciale termo-scanner del passaggio di pipistrelli con memorizzazione anche dei suoni non percepiti dall’uomo.

La Stazione Ornitologica della Riserva Naturale di Popolamento Animale del Lago di Campotosto è nata nel 2005, ed stata istituzionalizzata nel 2006, attualmente viene gestita dal Reparto Biodiversità di L’Aquila.

Le principali attività di ricerca della stazione sono: l'inanellamento degli uccelli a scopo scientifico; il censimento mensile degli uccelli acquatici; l'aggiornamento sistematico della check-list degli uccelli.

Collaborano alle attività l’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e l'Associazione Gruppo Ornitologico Snowfinch Onlus. La check-list aggiornata a luglio 2020 comprende 218 specie, costituisce circa il 69% della check-list degli uccelli d’Abruzzo; con 4 specie osservate a Campotosto: Tantalo africano, Moretta grigia, Pesciaiola, A2 Svasso cornuto, A8 Gabbiano roseo.

La struttura della Check-List con le collettive 218 specie è cosi composta: 143 specie segnalate e riconfermate già riportate anche nei precedenti lavori, a cui in parte è stata rivista la fenologia. 51 specie nuove mai contemplate nei passati lavori. 24 specie inserite dalle osservazioni storiche e non confermate dai carabinieri-forestali: 8 specie incluse dal lavoro del 1947; 8 specie incluse dal lavoro del 1988; 8 specie incluse dal lavoro del 1993.

L’elaborazione della nuova check-list è frutto di anni di osservazioni (dal 1995), ma inizialmente raccolte in maniera saltuaria soprattutto durante il periodo invernale e primaverile. La raccolta del dati in maniera sistematica, è stata incrementata a partire dal 2006 con l'istituzione della Stazione Ornitologica, attraverso un controllo costante e per l’intero arco dell’anno.

L'area in esame comprende non solo il territorio ripariale strettamente confinante il bacino, ma in gran parte anche le zone boscose e di prateria, adiacente l’area sommitale del lago. Nella stesura della lista, sono stati riportati sia dati bibliografici storici già pubblicati a partire dal 1947, che osservazioni inedite.

Il riepilogo generale della struttura della Comunità Ornitica su 217 specie aggiornata al mese di marzo 2020, è rappresentata: circa il 42% Passeriformi; circa il 38 % Acquatici; circa il 10,5 % Rapaci; circa il 9,5 % altri. Il lago di Campotosto, costituisce fonte di cibo per un vasto numero di specie di uccelli, che si nutrono di pesci. In questa analisi sono state raggruppate sia le più specializzate e quasi esclusivamente ittiofaghe, che le specie che hanno una dieta maggiormente differenziata, ma che si cibano parzialmente anche di pesci. Il campione analizzato comprende le 8 specie maggiormente presenti, censiti nel decennio 2007-2016, per un totale di: 21336 animali, Svasso maggiore Podiceps cristatus: 11683, Cormorano Phalacrocorax carbo: 2569, Gabbiano comune Larus ridibundus: 2146, Gabbiano reale Larus michahellis: 1982, Tuffetto Tachybaptus ruficollis: 1804, Airone cenerino Ardea cinerea: 685, Svasso piccolo Podiceps nigricollis: 434, Garzetta Egretta garzetta: 33.

Altra stazione ornitologica è quella all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, che grazie al suo imponente sistema di vette, dominate dal massiccio del Gran Sasso, riveste un ruolo fondamentale quale serbatoio naturalistico di fauna e di flora d’altitudine dell’intero Appennino Centrale. L’avifauna d’alta quota, soprattutto per l’ambiente particolarmente estremo, rimane da sempre poco studiata, ad oggi sono ancora molti gli interrogativi su vari aspetti della biologia ed ecologia di alcune specie, che ricoprono un ruolo fondamentale per l’ecosistema montano in Appennino.

Al fine di colmare questa lacuna, è nata nel 2003 la ‘Stazione Ornitologica d’Alta Quota di Campo Imperatore’, istituzionalizzata nel 2006 anche questa attualmente gestita dal Reparto Carabinieri Biodiversità di L'Aquila.

La stazione ha costituito da subito un ottimo strumento di indagine, soprattutto grazie alla sua localizzazione da vero e proprio avamposto strategico nelle montagne abruzzesi, che la rende una delle stazioni di inanellamento più elevate d’Italia. L'attività principale è quella dell’inanellamento degli uccelli a scopo scientifico, secondo le direttive scientifiche del Centro Nazionale di Inanellamento Ispra, condotta principalmente nel versante aquilano del Gran Sasso e nel comprensorio dell’altopiano di Campo Imperatore, in diciannove diverse località a quote differenti, a partire dai circa 1400 metri di altitudine ad oltre 2400 metri.

Le catture vengono effettuate fino alla quota di 2440 metri, svolte ininterrottamente per l’intero arco dell’anno e per questo la stazione è in grado di fornire un monitoraggio costante sull’avifauna d’alta quota. I progetti di ricerca attualmente in corso, riguardano le seguenti specie: Fringuello alpino Montifringilla nivalis; Gracchio corallino Pyrrhocorax pyrrhocorax; Culbianco Oenanthe oenanthe.

Nell’ambito delle attività di inanellamento, dal 2003 al 2019, sono state inanellate tra catture e ricatture 17495 uccelli, relative a 50 specie. Lo sforzo di campo distribuito per l’intero ciclo annuale, ha preteso un impegno dal 2003 al 2019, di 900 giornate di inanellamento, comprese le uscite mirate alla rilettura degli anelli colorati. 

Sono stati avviati programmi di ricerca specifici che prevedono l’utilizzo di Anelli Colorati per studiare la dinamica di popolazione, la dispersione, la filopatria (fedeltà al sito di nascita e riproduttivo) e la longevità (tasso di sopravvivenza).  

Tra gli uccelli studiati, il Fringuello alpino, il Gracchio corallino, il Culbianco. L’utilizzo degli anelli colorati su specie "longeve" e su qualsiasi popolazione stabile e nidificante, necessita di un futuro interesse di campo per la rilettura, che solo a lungo termine potrà fornire informazioni preziose. Le attività della Stazione Ornitologica, comprendono anche l'aggiornamento costante della Check-List.

La revisione dell'elenco delle specie e dell'eventuale fenologia, viene eseguita sia attraverso le osservazioni di campo, che tramite l'inanellamento scientifico. Inoltre vengono acquisite e coordinate le informazioni ed il materiale fotografico, forniti dagli osservatori naturalistici e dai birdwatchers che frequentano il Gran Sasso. La check-list aggiornata a ottobre 2019 comprende 130 specie. Per la ‘Notte Bianca della Biodiversità’ si replica il 22 agosto sempre a Campotosto.  
© RIPRODUZIONE RISERVATA