In un caldo giorno d’agosto, del 1970, nel piccolo centro costiero, per le strade semi deserte girava una fiammante Alfa Romeo. Nulla di strano, anche 52 anni fa, ma in quel caso a bordo c’erano due artisti noti: il regista e scrittore, Pier Paolo Pasolini e il giovane attore Ninetto Davoli, sbarcati nella sconosciuta Alba Adriatica (costituita come Comune appena 14 anni prima e neanche segnalata sulle mappe stradali), per partecipare al premio di pittura “Marino Mazzacurati”, con 480 pittori e scultori in gara. Ora anche la cittadina abruzzese, al pari di tante altre città italiane, si appresta ad organizzare alcuni appuntamenti celebrativi per il centenario della nascita (5 marzo 1922), del poeta friulano.
A raccontare la storia dell’Alfa Romeo, è stato l’artista albense Giancarlo Bucci, estimatore di Pasolini al punto di aver pubblicato, l’altro ieri, il libro: “Opera iconografica su Pier Paolo Pasolini. Disegni originali e libere interpretazioni”. Un’opera composta da 320 pagine, con 300 tavole disegnate dall’artista abruzzese che reinterpretano il mondo di Pasolini, raffigurato anche con Anna Magnani, Totò, Ninetto Davoli ed altri personaggi famosi del tempo. «La manifestazione - dice Bucci - è stata denominata “ Pasolini 100” e verrà aperta il prossimo 5 marzo, a villa Flaiani, alla presenza del filosofo Diego Fusaro e di Pasquale Limoncelli che portò il regista ad Alba.
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