L'Aquila, abusi sessuali al terminal bus: sotto inchiesta per tre casi un richiedente asilo

L'Aquila, abusi sessuali al terminal bus: sotto inchiesta per tre casi un richiedente asilo
di Marcello Ianni
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Lunedì 7 Agosto 2023, 08:01

Il terminal bus di Collemaggio, all'Aquila, e altre fermate i luoghi da lui preferiti per violentare minori di ambo i sessi. La Procura dell'Aquila ha chiuso le indagini preliminari a carico di M.N. di 44 anni, cittadino di nazionalità pakistana (assistito dall'avvocato Martina Guetti) dimorante in città presso un centro di accoglienza e richiedente asilo. Contro di lui l'accusa contesta tre episodi di violenza sessuale di cui due presso il terminal bus di Collemaggio ai danni di due maggiorenni più un terzo, quello ritenuto più grave avvenuto all'interno di un mezzo dell'Ama, ai danni di una minore. Quest'ultimo episodio si è verificato a metà febbraio scorso.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori (le indagini sono state portate avanti dagli agenti della Squadra mobile della Questura) la minore stava facendo rientro a casa a bordo di un autobus della linea urbana, quando all'improvviso è stata avvicinata dal 44enne (che si saprà solo dopo essere cittadino pakistano) il quale dopo esserle seduto al fianco, ha iniziato a molestarla accarezzandole inizialmente le gambe per poi palpeggiarle i glutei. La minore a quel punto aveva sperato che alzandosi ed allontanandosi dall'adulto poteva in qualche modo interrompere la violenza. Tentativo che al contrario ha provocato nel violentatore un'azione ancora più incisiva e violenta arrivando con forza a bloccarla sul sedile del mezzo pubblico per un braccio.

Grazie all'intervento di un altro passeggero la ragazza si era divincolata dalla presa mentre altri presenti hanno avvisato il conducente del bus che ha immediatamente fermato il mezzo per avvertito le forze dell'ordine, con la minore ancora sconvolta per l'accaduto e che con il proprio telefono aveva immediatamente avvisato la mamma.

Il molestatore era stato fermato e immediatamente trasferito in Questura, mentre la 15enne accompagnata dalla madre, era stata sentita dagli agenti della Squadra Mobile e alla presenza di una psicologa aveva denunciato quanto poco prima era accaduto.

Il quadro indiziario nei confronti del 44enne pakistano è stato completato dalle testimonianze di altri passeggeri presenti, subito raccolte dagli investigatori della Mobile. Quanto raccolto era stato sottoposto al Pm che aveva deciso per l'arresto. Le indagini successive concluse di recente, hanno portato a galla altri episodi sui quali il pakistano non era mai stato colto sul fatto.

Il fotosegnalamento ha permesso agli investigatori di poter chiudere il cerchio attorno al 44enne la cui posizione giudiziaria ora si complica. L'indagato ora ha la possibilità di potersi sottoporre ad interrogatorio, presentare una memoria difensiva, oppure chiedere un approfondimento investigativo.

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