«Non so quando arriveranno le elezioni, ma
dovremo essere pronti», ha poi affermato Berlusconi. Poi solito passaggio sui giudici: «Con questa giustizia non possiamo essere sicuri dei nostri diritti», ha detto. «La riforma della giustizia - ha aggiunto - è la prima da mettere in campo quando vinceremo le elezioni, non so quando arriveranno, ma dovremo essere pronti».
«Il Paese è ingovernabile, ha un assetto istituzionale che consente non di decidere, ma di proibire, ed è bloccato dal 1948, l'unica via di uscita è avere un solo partito che abbia la maggioranza assoluta, il 51%, alle elezioni e possa esprimere un proprio governo che cambi le istituzioni», ha quindi sottolineato Berlusconi in una telefonata al nuovo club Forza Silvio della Garbatella-Eur di Roma.
Il Cavaliere ha spronato i suoi a «scendere in campo per convincere assenteisti, elettori delusi di Grillo e quanti nel centrodestra votano per i piccoli partiti» a ridare consenso a Forza Italia per uscire dalla crisi economica e istituzionale. «La sinistra - ha ribadito Berlusconi - non è maggioranza nel Paese, la maggioranza è dei moderati che vanno rimotivati». Nella telefonata da Arcore, durata circa mezz'ora, Berlusconi ha insistito sulla «mobilitazione» dei club i cui aderenti sono considerati «missionari di libertà in terra di infedeli» visto che il club Garbatella-Eur è in una zona dove da sempre prevale la sinistra.
«Da nostri sondaggi - ha spiegato Berlusconi - sono 24 milioni gli elettori e tra questi ci sono anche quelli che non intendono più votare per Grillo». «Un sondaggio - ha aggiunto il Cavaliere - evidenzia che c'è un 56% di elettori di Grillo che non condivide il comportamento dei parlamentari e non sono affezionati al simbolo 5 Stelle». «Altro settore su cui si deve muovere il popolo dei club» è quello di convincere quanti nel centrodestra «votano per i piccoli partiti che si preoccupano solo dei loro particolari interessi fin dalla nascita della Repubblica».
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