Università, studenti al voto
campagna elettorale con Facebook
e le crostate portate a lezione

Università, studenti al voto campagna elettorale con Facebook e le crostate portate a lezione
di Federico Fabrizi e Elena Frasconi
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Sabato 21 Settembre 2013, 20:36 - Ultimo aggiornamento: 22 Settembre, 11:29
PERUGIA Per prendere qualche voto c’ anche chi offre la colazione o porta la crostata, te la raccontano cos, gli studenti universitari, la loro campagna elettorale.

Nel cassetto la battaglia al Tar - ha vinto la linea “ammesse tutte le liste” - martedì e mercoledì si vota. Gli oltre 23mila iscritti all’Università di Perugia devono eleggere 174 rappresentanti nei consigli dei dipartimenti, due nel cda, i quattro del senato accademico, i 30 del consiglio degli studenti e sette membri della commissione di controllo “studenti-Regione”. In tutto 217 eletti che a ottobre diventeranno a loro volta “grandi elettori” del nuovo rettore. Si discute di borse di studio, orari delle biblioteche, mense e tasse e la campagna elettorale corre su Facebook a suon di "mi piace": «Noi non avevamo una lira per stampare i volantini - raccontano Oliver Pascoletti ed Errico Biagioli di Alleanza Universitaria - incontriamo le persone e il programma l’abbiamo messo tutto in rete, siamo un po’ più poveri ma anche più liberi di altri e speriamo nessuno si faccia comprare con un panino».



Quattro squadre al via: Udu (area Cgil), il blocco Pdl composto da Alleanza Universitaria, Siamo Ateneo e Idee in movimento; poi Student’s Office (Comunione e Liberazione) e Rinascita Universitaria, vicina a Fratelli d’Italia. Tutti d’accordo su un punto: votare a settembre mette a rischio il quorum. Che è bassissimo: 5 per cento, ma in tanti dipartimenti non si va ancora a lezione quindi gli studenti fuorisede non si presenteranno ai seggi. A rischio Agraria e Veterinaria. La scorsa volta votarono in 5.500. «Il periodo non è dei migliori ma alla fine credo che il quorum lo raggiungeremo, certo la scorsa volta era stata una battaglia campale - racconta Enea Paladino (Rinascita Universitaria) - mi ricordo che a Giurisprudenza si era arrivati al 30 per cento».



Venerdì al “110” l’Udu ha presentato il programma elettorale: «Per modificare la faccia dell’Umbria partendo dal diritto allo studio - spiega il coordinatore Tiziano Scricciolo - proponiamo un sistema di pagamento con fasce più eque, basate di più sul reddito, e la copertura totale delle borse di studio: questo sarà fondamentale, Camerino o Siena hanno beneficiato in termini di iscritti di certe politiche fatte a Perugia. Ed abbiamo anche idee molto precise per “Perugia città per studenti”, dal servizio bus la sera per alcuni quartieri tipo San Sisto al progetto di un centro accogliente per studenti e famiglie, che solo così potrà essere anche più sicuro».



“Abbatti il sistema” è lo slogan di Alleanza universitaria: riforma del centro linguistico, più appelli, dispense e iscrizioni agli esami on-line, dilazione delle rate universitarie, quindi schede di valutazione e cartellini da timbrare per i prof, sconti per gli studenti lavoratori e più corsi in inglese.



Dal fronte Rinascita universitaria ribattono: diritto allo studio, borse per i meritevoli, biblioteche aperte anche la sera ed un sistema di contributi legato alla presentazione di contratti d’affitto regolari, per scoraggiare quelli in nero. «Una battaglia che rivendichiamo - chiosa Enea Paladino (Rinascita) - è aver fatto tagliare 50mila euro per alcune iniziative culturali delle associazioni, destinati ora a 48 borse di studio da mille euro».



«Beh noi siamo pronti: ottimisti e tranquilli - dice Pietro Aceto di Student’s Office, una delle associazioni “impeccabili” nella presentazione delle liste lo scorso maggio - in fin dei conti di quel che è successo in questi mesi non è tutto da buttare. Abbiamo in mente alcune questioni molto pratiche: ridurre le tasse per i più bravi, sia neodiplomati che studenti in corso, orari diversi e impiego più razionale del personale per le biblioteche, poi il problema del pagamento dell’ultima rata per chi si sta laureando, convenzionare la mensa di medicina con l’Adisu e sempre per l’Adisu risolvere alcune cose che non vanno: dal wi-fi al riscaldamento e certi alloggi da sistemare».



Si vota in 20 seggi dipartimento per dipartimento; a Terni a Medicina nella nuova struttura della facoltà, a Pentima per chi studia Ingegneria, Economia a San Valentino, mentre Narni aprirà Palazzo Sacripanti e a Foligno sui vota in biblioteca.



Al polo di Terni i votanti sono 1600, e tanti sono fuorisede. In cima alla lista delle “cose da fare”, le condizioni dei borsisti di San Valentino e la mensa. «Con la chiusura di quella di Pentima, lo scorso maggio, è finito nel dimenticatoio il consolidamento della mensa che abbiamo all’ospedale», spiega Gianlorenzo Golino di LiberaMente. «Appuntamento molto sentito e decisivo per il nostro futuro», sostengono in coro i rappresentanti di lista, da Udu a Rinascita Universitaria, fino a Narni Universitaria e Idee e Movimento. A Terni l’obiettivo è ottenere rappresentanza: «per farci di più sentire a Perugia».
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