Università, i prof settantenni
costano troppo: «Andate in pensione»

Il rettore uscente Bistoni
di Federico Fabrizi
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Mercoledì 30 Ottobre 2013, 10:55 - Ultimo aggiornamento: 11:12

PERUGIA Cari prof settantenni, costate troppo, non possiamo tenervi: andate in pensione. Basta una mattinata, senato accademico e cda convocati uno di fila

all'altro, per disegnare una rivoluzione all'Universit.

Alcuni avevano provato a chiedere la deroga per restare, poi hanno annusato l'aria ed hanno rinunciato. Altri - come il direttore di Gastroenterologia Antonio Morelli - sono decisi a

battersi. Quindi: ricorso al Tar contro il pensionamento.

La “rivoluzione lampo” metterà alla porta un parterre di prime donne. In uscita ci sarebbero, ad esempio, il rettore Francesco Bistoni, il prorettore Elda Gaino, il decano Giuseppe Abbritti (può salvarsi con la nomina a prof. emerito), Margherita Raveraira di Scienze politiche e Bruno Romano di Agraria. Il nodo è il cosiddetto “più due”. La regola dice che i docenti universitari a 70 anni vanno in pensione. Salvo una deroga di 2 anni, “più due” appunto. Ieri senato e cda hanno deciso: per 3 anni niente deroghe, poi si vedrà. Salvo che una cattedra resti scoperta o siano in ballo un sacco di soldi per la ricerca. «Data la scarsità di risorse è un segnale importante - dice Letizia Pietrolata (Cisl) - dimostrazione di senso di responsabilità».

Un ultrasettantenne costa come un professore e mezzo ordinario. Il Ministero ha appena fatto le pulci ai bilanci dell'Ateneo e stabilito che oggi ha la possibilità di spendere per 6 nuovi prof ordinari, a fronte di 38 pensionati. Quindi in tempi di spending review tenersi in casa un ultrasettantenne rischia di essere una zavorra troppo pesante.

Alla decisione ha partecipato anche il neo rettore Franco Moriconi, ieri seduto in senato come preside di Veterinaria. Nei verbali della discussione spunta il caso del direttore di Gastroenterologia Morelli: per lui il Tar ha concesso la sospensiva sul decreto di pensionamento firmato dal rettore uscente Bistoni e il 6 novembre c'è l'udienza. In tanti - tra i 68 e 70 - osservano e prendono appunti, pronti lanciarsi

in battaglia. La caccia al più due può diventare guerra, anche a suon di dimissioni, pure per le cariche già scadute. I maliziosi aggiungono: attenzione a non allargare le maglie con criteri troppo soggettivi, si rischiano le deroghe delle deroghe.

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