Gli sgomberi oramai sono quasi a cadenza settimanale.
Circa un terzo delle roulotte abusive sono state tolte dalla strada, i loro occupanti indirizzati ai servizi sociali. Le rimozioni più recenti risalgono a due giorni fa: via Beccari a Ostiense, due roulotte sequestrate e stazione Laurentina, un altro riparo di fortuna portato via dalla polizia locale, perché senza targa e assicurazione. Un effetto domino sul delicato tema delle roulotte, affidate dalla Comunità di Sant'Egidio e qualcun'altra invece da altri enti, a un popolo di disperati fatto di clochard, di persone che hanno perso tutto, ma anche di pregiudicati e clandestini. Lo spiega su Twitter pure il comandante dei vigili, Raffaele Clemente. Ad innescare la manovra del Campidoglio è stato il delitto di Trastevere, lo scorso febbraio, con l'uccisione per futili motivi di Carlo Macro, il ragazzo romano accoltellato da Joseph White Klifford, l'indiano che occupava una roulotte in via Garibaldi. Sul luogo della tragedia sarà apposta una targa commemorativa donata dal Comune, che con una delibera di giunta firmata un paio di settimane fa stabilisce il contributo di 10mila euro nei confronti della famiglia della vittima per pagare in parte le spese processuali. Anche un mandorlo, simbolo della nascita e della resurrezione (è il primo albero a sbocciare in primavera) sarà piantato davanti a casa della famiglia Macro. La delibera comunale, però, dice di più.
LA PROCURA
Nel documento si parla di «graduali rimozioni delle roulotte dalle sedi stradali».