Rieti, istituti scolastici da accorpare: quattro a rischio. Riunione in Provincia per una proposta di soluzione

Lezione in una classe
di Samuele Annibaldi
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Giovedì 7 Dicembre 2023, 00:10

RIETI - Accorpamenti delle scuole nel Reatino, attesa per la riunione dell’11 dicembre, convocata alla Provincia di Rieti, dalla presidente Roberta Cuneo: un vertice con il comitato consultivo dei sindaci, i sindacati, i dirigenti scolatici, per un parere tecnico sul riordino della rete scolastica per l’anno scolastico 2024/2025. Nella riunione - che potrebbe essere la sola e l’ultima, visti i tempi stretti - dovranno arrivare proposte in vista del piano di dimensionamento scolastico, soprattutto alla luce delle linee guida varate dalla Regione Lazio: rispetto a quanto annunciato precedentemente, quando si era parlato di 14 autonomie scolastiche del primo ciclo da accorpare nell’intera Regione dal prossimo settembre, si indica ora di 37 istituzioni scolastiche da dimensionare nel 2024/25 per poi arrivare a 53 nel triennio 2024-2027.

Il risvolto locale. Tradotto, vuol dire che dei due paventati accorpamenti per il prossimo anno che si sarebbero dovuti fare nel Reatino tra istituti sottodimensionati, il rischio concreto è che di accorpamenti se ne facciano almeno 4, se non di più.

La Provincia, con la presidente Cuneo, aveva già annunciato l’idea di proporre una deroga ma, a oggi, non è dato sapere quanto questa strada sia percorribile. «Si dovrà arrivare a una proposta - spiega il segretario dello Snals di Rieti, Luciano Isceri - cosa che si sarebbe già dovuto fare da tempo. Se le linee guida indicate dalla Regione sono votate al recepimento di quanto arriva dal Ministero, i margini saranno ben pochi. Per una provincia particolare come quella di Rieti, tra viabilità, territori e numeri, il rischio di veder accorpare più di un paio di istituti è altissimo. Se c’è da far sentire la nostra voce lo si farà, come sindacato siamo pronti alla mobilitazione e a coinvolgere anche i vertici delle istituzioni se occorre, ma la proposta politica dovrà arrivare dai politici, dai i sindaci in primis che, con la Provincia, dovranno trovare la quadra per ridisegnare una proposta che non penalizzi il territorio.

Le modifiche. Nella stesura “rivista” dalla Regione delle linee guida sul dimensionamento, quando si parla di accorpamenti, si parla anche del secondo ciclo con le superiori, mentre nella prima riguardava solo il primo ciclo: questo rischia di aggravare il quadro per il Reatino. «L’auspicio è che dall’incontro di lunedì - osserva Isceri - esca una proposta che possa essere forte e credibile nei contenuti da parte di politici e istituti scolastici. Il sindacato farà la sua parte».

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