Papa Francesco punta a ridurre di numero degli atenei cattolici romani. Il suo intento è riuscire ad portare avanti un progetto di accorpamento. «Approfitto dell'occasione per dire che ci sono troppe università ecclesiastiche a Roma. Voi dovete mettervi d'accordo e fare qualche forma di unità: unità nei piani di studio… Mettetevi d'accordo, parlate». Stamattina mentre riceveva in udienza i membri dello Studium Biblicum Franciscanum ha avanzato questo percorso sul quale da tempo il Vaticano riflette per razionalizzare, uniformare gli insegnamenti, soprattutto in campo teologico, oltre che ridurre i costi e aumentare le sinergie accademiche.
NUMERI
I numeri statistici mondiali indicano la presenza di ben 289 facoltà ecclesiastiche con 503 Istituzioni ad esse collegate (cioè affiliate, aggregate e incorporate), per un totale di 792 Istituti.
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RETE
Alcuni anni fa è stato pubblicato dal Papa un documento dedicato al settore e intitolato “Veritatis gaudium” in cui si insisteva soprattutto sul confronto aperto e inter discriplinare, chiedendo alle università e facoltà della Chiesa di fare rete tra loro per costruire «leadeship che indichino strade» e per cambiare l’attuale modello di sviluppo.
A Roma, la diocesi del Papa, è sede anche delle più antiche università pontifice tra cui la Gregoriana, il Laterano, l'Angelicum, l'Urbaniana. La più antica università risale al 1551, mentre la più giovane è stata eretta nel 1993 (quella dei Legionari di Cristo). In tutto sono ben 15 gli ordini religiosi che hanno fondato un ateneo pontificio. Praticamente un ginepraio.