Rieti, sette scuole del Reatino a rischio accorpamento tra 2024 e 2027. Ecco quali sono

Lezione in un'aula (Archivio)
di Samuele Annibaldi
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Martedì 24 Ottobre 2023, 00:10

RIETI - Sette accorpamenti tra 2024 e 2027 nella provincia di Rieti, con i primi tre a partire dal prossimo anno scolastico. Come anticipato nei giorni scorsi, arriva ora il piano della Regione Lazio sul fronte delle scuole: il nodo è sempre quello del numero degli iscritti che, in alcune aree del Reatino, è inevitabilmente basso.

La misura. La giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Scuola, Giuseppe Schiboni, ha approvato le linee guida sulla programmazione della rete scolastica per l’anno 2024/25. In queste linee guida viene evidenziato che, al termine del triennio 2024-2027, dovrà essere effettuata una riduzione di 53 istituzioni scolastiche nel Lazio. La Regione intende attuare tale riduzione in maniera graduale e ponderata, a partire dall’anno scolastico 2024/25.
Per il Reatino, la situazione è quella che prevede sette accorpamenti nel triennio (tante sono le scuole sottodimensionate come dato sulle iscrizioni) e, nell’immediato, si comincerà da settembre prossimo (2024), con le prime tre: le misure di razionalizzazione riguarderanno unicamente le istituzioni del I primo ciclo di istruzione: direzioni didattiche, istituti comprensivi, scuole secondarie di primo grado.

La spiegazione. «Un atto importante - spiega Schiboni - frutto di un attento lavoro di concertazione con le sigle sindacali e le Province. Ma soprattutto figlio di una battaglia politica importante, che ci ha consentito di ridurre al minimo l’impatto nel Lazio del dimensionamento scolastico rispetto ai dettami del ministero».
Per il prossimo anno scolastico, si procederà ai soli interventi di razionalizzazione valutati urgenti e indifferibili. «Il principio ispiratore di queste linee guida - osserva l’assessore - oltre alla concertazione e alla condivisione su cui sono state impostate, è quello di procedere ad accorpare gli istituti sottodimensionati, ponendo al primo posto le esigenze specifiche dei singoli territori provinciali e, in particolare, le criticità esistenti sotto il profilo orografico, della viabilità e, in senso più ampio, infrastrutturale».

Il risvolto locale. Al momento, gli istituti sottodimensionati nel Reatino sono quelli di Amatrice, Borgorose, Contigliano, Leonessa, Montasola, Petrella Salto, Torricella in Sabina.

Dalla Provincia di Rieti, in attesa che si convochino, come annunciato dalla Regione, tavoli tecnici per realizzare il riordino complessivo della rete arriva, interviene la presidente Roberta Cuneo, che auspica una deroga per i territori del cratere. «La Provincia di Rieti non può e non vuole perdere gli istituti - sottolinea Cuneo. - La nostra Provincia, come abbiamo specificato in una nota inviata a La Pisana, è l’unica del Lazio a carattere prevalentemente montuoso, ha gran parte delle infrastrutture viarie di collegamento non dirette, il che influisce su tempi di percorrenza e qualità del percorso. Inoltre, il trasporto pubblico in alcune zone risulta irregolare e con tragitti non ottimali per i tempi, non garantendo l’agevole raggiungimento degli istituti. Non può essere dimenticato inoltre che Rieti è parte del cratere sismico e aree come quella di Amatrice e Leonessa meritano l’attenzione dovuta per una deroga, così come tutto il cratere».

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