Viterbo, per i ritardi di Pfizer stop alle nuove vaccinazioni. Assicurati solo i richiami

Centro vaccinazione a Belcolle
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Venerdì 22 Gennaio 2021, 07:05 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 13:41

Stop alle nuove vaccinazioni. Il ritardo nella consegne della dosi da parte di Pfizer si fa sentire anche nel Viterbese. Non solo ritardi nel piano vaccinale ma, per il momento, si ferma la somministrazione delle nuove dosi. 

Come indicato dalla Regione Lazio, nella Tuscia in questi giorni saranno somministrate solamente le seconde dosi. I famosi richiami, che devono essere fatti dopo tre settimane dal primo. Al momento sono 6.708 le persone vaccinate nel Viterbese che proprio questi giorni stanno ricevendo la seconda dose. Di questi 1.297 sono anziani tra 80 e 90 anni e 459 sono gli over novanta. Solo ieri sono stati somministrati 120 dosi a Belcolle, 54 a Civita Castellana e 55 a Villa Margherita. Per un totale di 229 vaccinazioni.

Numeri importanti che avevano messo la Asl di Viterbo in testa, tra le aziende del Lazio, per quanto riguarda la somministrazione. 
Ma ora c’è incertezza. E anche i cronoprogrammi già stabiliti sono destinati a saltare. Con tutta probabilità slitterà anche la prenotazione nei nuovi centro vaccinali dal 1 febbraio.  Ovviamente la situazione è in divenire. Ma già da alcuni giorni alla Asl di Viterbo sono iniziati ad arrivare meno dosi di quelle previste, circa il 30%. Numeri utili per le seconde dosi e per continuare a fare scorta, in attesa che la situazione con l’azienda Pfizer si ristabilisca.

Contro i ritardi della multinazionale si sono scagliate diverse associazioni. «Gli anziani e i soggetti fragili sono stati i più colpiti dal Covid-19 in questo anno di pandemia.

Ora i ritardi della campagna vaccinale, a causa delle mancate consegne da parte della Pfizer, sono inaccettabili - afferma Maria Laura Calcagnini, presidente di Anap Confartigianato Viterbo - perché, in attesa che termini la seconda e arrivi la prevista terza ondata di contagi, mettono ancora più a rischio la vita di migliaia di cittadini ultraottantenni. La battaglia al coronavirus – conclude - va accelerata ad ogni costo, non frenata per i ritardi di una casa farmaceutica».

Ieri intanto nella Tuscia sono stati registrati altri 34 casi. Tra due minorenni, uno a Nepi e uno a Montalto di Castro. In totale i casi di positività nella Tuscia salgono a 10.358. Il numero di ieri conferma la tendenza nella Tuscia. E soprattutto mostra che al momento non ci sarebbero nuovi focolai all’interno di strutture per anziani. 
Aumentano invece i negativizzati, ieri sono usciti dal Covid 127 pazienti, portando il numero delle persone che hanno chiuso i conti con la malattia a 8.514. Sale ancora il numero dei decessi e arriva a 277.

Ieri è morta una donna di 88 anni di Orte, che era ricoverata a Belcolle.

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