Viterbo, agguato mafioso a Bari
arrestato "colpo in canna"

Viterbo, agguato mafioso a Bari arrestato "colpo in canna"
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Sabato 1 Marzo 2014, 12:57 - Ultimo aggiornamento: 12:58
VITERBO - Gli agenti della Squadra Mobile di Viterbo, coordinati dal dottor Fabio Zampaglione, gioved hanno notificato un amisura cautelare inc arcere emessa dal gip del Tribunale di Baru a carico di Giuseppe Amoruso, 32 anni, soprannominato "colpo in canna".

Contemporaneamente i colleghi della Squadra Mobile di Bari e i carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale pugliese ne hanno eseguita un'altra nei confronti di Giuseppe Misceo, 49 anni, detto "il fantasma", reggente al quartiere San Paolo del clan 'Montani-Telegrafo".



Amoruso era il suo principale uomo di fiducia. I due sono ritenuti responsabili in concorso tra loro dei reati di lesioni, detenzione illegale e porto di armi con l'aggravante di aver adoperato metodi mafiosi. Sono accusati dalla Dda della Procura della Repubblica di aver ferito a colpi d'arma da fuoco il 31 agosto del 2009 Vincenzo Valentino, 34 anni, fratello del collaboratore di giustizia Giacomo Valentino, entrambi esponenti del clan Strisciuglio.



L'individuazione dei due presunti killer (a sparare a bordo di un motorino condotto da Amoruso sarebbe stato proprio Misceo) è arrivata grazie ad attività di intercettazione e alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, cui sono seguite le indagini di riscontro degli investigatori. Valentino venne colpito alle gambe.



L’agguato, commesso come mezzo risolutivo di contrasti tra clan, è stato pianificato e consumato per il controllo e la gestione in via esclusiva delle attività illecite nel quartiere barese San Paolo, in particolare commercializzazione di sostanze stupefacenti e estorsioni da parte del Misceo e del suo gruppo criminale.



Giuseppe Amoruso annovera diversi precedenti per estorsioni, rapina, detenzione abusiva di armi ed omicidio. Per i quali era già nel carcere viterbese di Mammagialla.