Sindaci e assessori della Tuscia, ecco quanto prendono: a Viterbo stipendi più che raddoppiati

Sindaci e assessori della Tuscia, ecco quanto prendono: a Viterbo stipendi più che raddoppiati
di Massimo Chiaravalli
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Martedì 26 Settembre 2023, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 19:34

Carissimo sindaco. È carissimi tutti: assessori e presidenti del consiglio. Gli unici sfortunati sono i consiglieri comunali, che non sono toccati dai ricchi ritocchi delle indennità. Neanche del gettone, nel loro caso. Nel mezzo del cammin di loro aumenti - spalmati dallo Stato tra il 2022 e il 2024 - si ritrovarono nel portafogli uno stipendio praticamente raddoppiato.

Considerando che gli incrementi risultano più consistenti con l’aumentare del numero degli abitanti del singolo Comune, il caso più eclatante è ovviamente quello del capoluogo. Qui l’amministrazione dell’ex sindaco Giovanni Arena costava alle casse di palazzo dei Priori circa 300mila euro, il 10 per cento il più del suo predecessore Leonardo Michelini, che aveva tagliato volontariamente i compensi. Con l’attuale giunta capitanata dalla sindaca Chiara Frontini, entrata nel pieno delle modifiche volute dal governo, la spesa sarà più che raddoppiata: 700mila euro. Le cifre lorde parlano per la sindaca, nei tre anni, rispettivamente di 6.800, 8mila e 9.600 euro (prima dell’intervento del governo era di 4.500, nel 2021), mentre per gli assessori e il presidente del consiglio 4 mila, 4.800 e 5.800.

Le polemiche hanno iniziato a correre da subito. «Gli aumenti - dice il capogruppo del Pd Alvaro Ricci - sono finanziati dallo Stato, ma solo fino al 2024. Se si intendono mantenere quelle cifre, dal 2025 saranno a carico del bilancio comunale, quindi graveranno sulla spesa corrente e avranno un’incidenza notevole». Un esempio? «Con quegli aumenti si può sostenere un mutuo da 5 milioni per rifare le strade, senza contare che a noi Frontini diceva che gli assessori andavano valutati a rendimento e che lei avrebbe tagliato le indennità.

Il problema non sono però i ritocchi: è la spesa in assoluto della giunta. Invece di nova, basterebbero 5 o 6 assessori al lavoro a tempo pieno, qui qualcuno prende l’indennità e neanche si vede».

Solo la città dei Papi fa registrare incrementi vertiginosi. Quest’ultima rientra tra i capoluoghi di provincia con abitanti compresi tra 50mila e 100mila, si possono fare altri esempi scendendo però diversi gradini nella scala degli aumenti di stipendio. La Tuscia non ha infatti Comuni tra 50mila e 100mila abitanti, né tra 30mila e 50mila, quindi bisogna andare a guardare la fascia tra 10mila e 30mila. Di questi ce ne sono quattro: Tarquinia (16mila), Civita Castellana (15.200), Vetralla (13.200) e Montefiascone (13mila). Ai sindaci Alessandro Giulivi, Luca Giampieri, Sandrino Aquilani e Giulia De Santis quest’anno entrano 3.700 euro (oltre 300 in più rispetto al 2022) e dal prossimo saranno oltre 4.100. Giunta e presidente del consiglio? 1.528 euro nel 2022, 1.668 oggi e 1.863 l’anno prossimo.

Un po’ più morigerata la situazione nei 13 Comuni della provincia da 5mila a 10mila abitanti. A Nepi, Orte, Montalto di Castro, Ronciglione, Tuscania, Fabrica di Roma, Soriano nel Cimino, Sutri, Capranica, Acquapendente, Vitorchiano, Caprarola e Canino lo scarto nel triennio per il sindaco è di 800 euro: da 3.200 a 4mila. I più poveri? Quelli fino a 3mila abitanti, oltre 33 Comuni: chi governa il paese nel 2021 prendeva 1.660 euro, l’anno prossimo saranno 2.200. Pochi, maledetti e subito, comunque quasi quanto un assessore a Viterbo due anni fa.

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