Scuola, doppi turni addio? Nella Tuscia nessuna certezza. Resta il nodo del personale no vax

Un mezzo Cotral
di Federica Lupino
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Mercoledì 30 Marzo 2022, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 14:25

"Qui regna l'incertezza più totale". Alla vigilia della fine dello stato di emergenza, previsto per domani, nel mondo della scuola si attendono ancora indicazioni su cosa accadrà dal 1° aprile. Nessuna novità sui tanto vituperati doppi turni introdotti lo scorso anno. La riunione della scorsa settimana con un rappresentante del prefetto Giovanni Bruno e il comitato studentesco provinciale si è conclusa con un nulla di fatto. E nemmeno tra dirigenti e sindacati circolano notizie più precise. Il timore dietro un simile silenzio assordante è che nulla cambierà.

"Come dirigenti scolastici siamo davvero basiti. Ancora una volta non ci è stato comunicato nulla: sia che torni il turno unico come auspichiamo, sia che resti tutto così come è, gradiremmo saperlo", commenta sarcastica Andreina Ottaviani, dirigente dell’Iis Farnese di Caprarola e rappresentante dei presidi della Tuscia. "Se la decisione fosse quella di superare gli ingressi scaglionati - continua - dovremmo riorganizzare il calendario delle lezioni, i turni del personale e molto altro. Lo stesso Cotral non credo possa rivoluzionare la rete dall'oggi al domani senza preavviso".

Forti perplessità su come il ministero sta gestendo il ritorno alla normalità sono sollevate anche dal sindacato. "Siamo alle solite, ovvero a ridurci all'ultimo minuto ad attendere le direttive del Miur, mentre nel frattempo tutto ricade sulle spalle dei dirigenti scolastici costretti a studiare come riorganizzare la scuola in base ai diversi scenari che dovessero aprirsi", spiega Brunella Marconi, segretaria dello Snals Confsal provinciale.

Oltre al tema trasporti e turni, c'è anche quello del personale. Da venerdì i non vaccinati potranno rientrare a scuola, mostrando però un tampone negativo. Ma mentre il personale Ata potrà riprendere le proprie mansioni, i docenti no: saranno ammessi a scuola ma non in classe. Verranno cioè adibiti a funzioni che non prevedano il contatto con gli studenti: finiranno, ad esempio, nelle segreterie o nelle biblioteche. Il nodo però è come verranno pagati i loro supplenti.

"Ci chiediamo  - conclude Marconi - che fine faranno i non vaccinati, una quarantina tra i docenti della Tuscia, e se c'è copertura finanziaria per i contratti Covid. A oggi il budget di ogni scuola è sconosciuto".

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