Santa Rosa, la Macchina gira il mondo

Santa Rosa, la Macchina gira il mondo
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Lunedì 20 Maggio 2019, 10:30 - Ultimo aggiornamento: 20:15
Santa Rosa world tour. Rete delle grandi Macchine a spalla: Gloria e le altre si fanno belle per mettersi in mostra in tutta l'America Latina, oltre che nell'Europa dell'Est. Sarà una trasferta lunga oltre un anno in cui verranno toccati grandi Paesi e città, come quella Querétaro dove è presente un monastero dedicato a Rosa con la quale la città dei Papi è pronta a gemellarsi. Si parte il prossimo 11 giugno, si torna ad agosto, ma del 2020. Prima tappa: Cile, a Santiago. La mostra itinerante sbarcherà poi a Buenos Aires, in Argentina, quindi sarà la volta del Messico, con varie tappe: oltre a Querétaro ce ne saranno altre, per chiudere il giro a Città del Messico. L'itinerario dell'Est Europa prenderà il via invece il 12 novembre dall'Armenia, confinante con quell'Azerbaijan dove a dicembre del 2014 la Rete, a Baku, ha ottenuto il riconoscimento di patrimonio immateriale dell'umanità dall'Unesco. Poi proseguirà ancora a lungo. A organizzare il tutto è stata proprio la Rete delle grandi Macchine a spalla, insieme all'Istituto centrale per la demoetnoantropologia del ministero dei Beni culturali.
Cosa sarà portato in mostra? Oltre alla macchina di Santa Rosa ideata da Raffaele Ascenzi, in formato grande ci saranno naturalmente anche i Gigli di Nola, la Varia di Palmi e, in formato più piccolo, undici Candelieri di Sassari. Verrà inoltre proiettato il docufilm di Francesco De Melis Un patrimonio sulle spalle, presentato la scorsa estate alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Questo è quanto trapela, tutti i dettagli saranno svelati il 4 giugno in una conferenza stampa che si terrà alla Camera. A lanciare la notizia è stata la coordinatrice della Rete, Patrizia Nardi: «Siamo pronti a partire con una bellissima mostra curata dal Ministero che andrà in Messico, Cile e Argentina e toccherà le capitali dell'Europa dell'Est». Il presidente del Sodalizio, Massimo Mecarini conferma, pur restando abbottonatissimo. «Noi, come sempre dice - ce la stiamo mettendo tutta per promuovere le nostre feste e il nostro territorio». Appena due mesi fa, con il progetto La rete. Patrimonio del cuore, patrimonio dell'umanità. Una proposta integrata in prospettiva, la Rete delle grandi Macchine a spalla aveva vinto un bando del Ministero, che aveva garantito l'arrivo di 90 mila euro, facendo di fatto da apripista all'arrivo dei fondi per i siti immateriali Unesco. Una parte serviranno per il gemellaggio con Querétaro.
 
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