Il "caso" Rocchi, guerra Camilli-Frontini: «Ora datemi lo stadio»

Il "caso" Rocchi, guerra Camilli-Frontini: «Ora datemi lo stadio»
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Sabato 2 Dicembre 2023, 13:27 - Ultimo aggiornamento: 18:49

L'ATTACCO

«Adesso parlo io». Non è il titolo di un film, ma la sintesi della conferenza stampa fiume con la quale l'ex presidente della Viterbese Piero Camilli ha voluto mettere i puntini sulle i in merito all'affidamento dello stadio Rocchi che tiene banco ormai da mesi. Camilli non le manda a dire e spara sull'amministrazione comunale. Ormai è guerra aperta. La vicenda è nota ma è bene riavvolgere il nastro.

LA STORIA

La vecchia Viterbese targata Marco Arturo Romano ha il fiato corto, la retrocessione in serie D ha infiammato la piazza che chiede a gran voce il ritorno del "Comandante", che ha lasciato la Viterbese nel 2019 dopo aver alzato al cielo la Coppa Italia di serie C nella mitica finale vinta contro il Monza del compianto Silvio Berlusconi. La prima mossa da fare è quella di togliere la concessione dell'impianto a Romano a luglio. Tutto sembra apparecchiato per il ritorno di Camilli, che attraverso la Favl Cimini ha la società veicolo per ripartire dal campionato di Eccellenza, giocando al Rocchi e gettando le basi per un progetto ambizioso che prevede il ritorno in serie C nel giro di pochi anni. Gli incontri tra le parti si susseguono, l'amministrazione apre il bando pubblico al quale partecipa solo la Favl, nel frattempo diventata FC Viterbo, ma l'accordo non si trova. Il resto è cronaca di questi giorni: il Comune boccia la domanda del club cimino e, di conseguenza, di Camilli pronto a prendere le redini della società non appena chiusa la vicenda Rocchi.

SCONTRO CON IL COMUNE

Il romanzo però non si chiude: i toni si alzano e un Camilli in forma come nei tempi migliori, entra sul ring per boxare con l'amministrazione Frontini. «Quello che ci hanno fatto è una vergogna parte subito lancia in resta Camilli questa estate mi ha cercato la sindaca. Mi ha chiesto di riportare il calcio a Viterbo e io mi sono messo a disposizione. pur avendo ricevuto altre richieste importanti. Il mio cuore e quello della mia famiglia però sono qui e allora ho deciso di metterci la faccia e i soldi». Il calvario inizia proprio da questa stazione: «Il progetto è importante: insieme alla Favl si possono fare grandi cose ma evidentemente c'è la volontà politica di non dare a Camilli la gestione dello stadio si scalda il sindaco di Grotte hanno diffamato una società di brave persone per un cavillo burocratico subito sanato. Se il bando non andava bene potevano riaprirlo. Il progetto di ristrutturazione con il Pnrr fa gola a molti, a me non interessa: se non c'è dentro la squadra di calcio della città, il Rocchi è una cattedrale nel deserto: gli impianti sportivi sono solo un costo per i Comuni».
Camilli ne ha per tutti ad iniziare dall'assessore allo Sport Emanuele Aronne. «Dice che nel calcio viterbese non c'è progettazione? Io ho vinto due campionati, una Coppa Italia e sono andato tre volte ai playoff quindi si sciacqui la bocca prima di parlare. Lo so come si fa calcio e gli atti amministrativi».
Camilli è arrabbiato ma anche molto determinato ad andare avanti con il progetto. «Con la sindaca non ci parlo, ma una proposta gliela faccio: ci affidi il Rocchi in tempi brevi e spendo soldi di tasca mia per sistemarlo. A giugno prendo un titolo di serie D e riporto la Viterbese dove merita di stare. Se ci sono altri interessi dietro a questo rifiuto non lo so, ma con questa mossa stanno facendo un torto alla città e a tutti i tifosi della Viterbese».
Marco Gobattoni
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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