Il capo dei vigili: «Il daspo a mia insaputa»

Il capo dei vigili: «Il daspo a mia insaputa»
di Massimo Chiaravalli
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Sabato 22 Settembre 2018, 10:32 - Ultimo aggiornamento: 24 Settembre, 10:27
Il daspo? «Lo hanno firmato al posto mio. Perché non ero in servizio, hanno detto in commissione. Ma non è vero: c'ero eccome». I servizi in notturna? «L'assessore Claudia Nunzi non me ne ha mai parlato». Però i volontari li ha trovati. «Sono gli stessi che avevano scioperato per Santa Rosa e sono rimasti mesi in stato di agitazione perché non si poteva lavorare di notte». Insomma, Mara Ciambella comandante e dirigente della Polizia locale non concilia. E sbotta a pochi giorni dalla pensione. Curiosità: comandante e assessore si parlano? «No dice Ciambella - non mi ha mai cercato. Ero andata in ferie, al ritorno si era insediata nel mio ufficio. Ma niente da ridire». Non male come approccio. «Ho trovato una serie di atti che secondo lei avrei dovuto fare, come la revoca di un ordine di servizio e il ritiro della determina sull'assegnazione dei gradi, che secondo lei non era fatta bene. Ho risposto che non avrei dato seguito, spiegando i motivi per cui erano stati presi quei provvedimenti. La questione dei gradi è stata sui giornali per un anno, dovevo ricominciare?».
Giovedì in commissione, insieme a Nunzi, c'erano il vicecomandante Agostino Fanelli e Vincenzo Piergentili. L'ultimo è quello che ha firmato il primo daspo. E sostiene di averlo fatto perché Ciambella non era in servizio. «E' falso, c'è la timbratura. In commissione non mi hanno neanche chiamato, non mi pare normale. Del daspo poi l'ho saputa dai giornali». Quando c'è da firmare, lei firma. Come mentre parla. «Proprio ora sto firmando le schede di valutazione per attribuire la produttività e sto facendo la gara per la videosorveglianza, grazie a un contributo regionale di 67 mila euro». L'ultimo casus belli è la lettera dell'assessore per reclutare volontari da mettere sulle strade di notte. «Nunzi non me ne ha mai parlato: è venuto il mio vice, Fanelli continua la dirigente - con un elenco di nomi e ha detto che l'assessore voleva che preparassi il provvedimento. Ho risposto di no perché non avevo l'indirizzo politico, da portare in delegazione trattante. E poi volontari? Se succede qualcosa sono problemi seri. Sono le stesse persone che l'anno scorso hanno fatto lo sciopero a Santa Rosa e lo stato di agitazione per mesi perché sottodimensionati: dicevano che non potevo costringerli a lavorare fino alle 24 perché poi c'era il turno alle 7. Adesso si può lavorare da mezzanotte alle 6?».
L'ultimo sassolino è per la Lega, che l'ha accusata di aver lasciato il corpo nell'abbandono. «Ho preso il comando il 2 marzo 2016: ci sono stati approvazione del regolamento, istituzione dei gradi, segnaletica, manifestazioni, videosorveglianza, Santa Rosa, Caffeina, la bomba, ztl, varchi elettronici. Mi sono divisa tra Polizia locale, anagrafe, igiene urbana e termalismo ma qui conclude - qui ci sto a iosa». Ad aggiungere caos al caos, un comunicato del sindaco in cui affermava che all'incontro coi sindacati c'era anche l'assessore, con cui si è congratulato. Ma lei non c'era. E Arena ha dovuto rettificare, passando dalle congratulazioni a un incoraggiamento.
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