Troppo traffico, salta il sito per le prenotazioni dei vaccini. Prima è toccato agli 8 centri che nel Viterbese somministrano Pfizer, dove da tre giorni è impossibile prendere appuntamento. Ieri, poi, ci si è messo pure il portale salutelazio della Regione, nel pomeriggio a tratti irraggiungibile. Se a questo mosaico si aggiungono le notizie delle ultime ore che vogliono Astrazeneca somministrato in via preferenziale agli over60, il quadro che ne emerge è alquanto caotico. Se è vero che dalla Asl ribadiscono come il tasso di chi diserta le sedute con Astrazeneca è ancora fermo a un fisiologico 1-2%, lo è altrettanto che le prenotazioni hanno rallentato rispetto alla corsa che nelle ultime settimane aveva portato a esaurire le disponibilità di date da qui a fine maggio in tutti i punti vaccinali dedicati a Pfizer. Restano, invece, parecchie possibilità per il medicinale anglo-svedese. Ma in molti delle nuove fasce d’età sbloccate preferiscono attendere nuovi sviluppi.
La Regione, intanto, ha annunciato che da stanotte potranno fissare una data i nati nel 1959 e nel 1958 (ovvero chi ha 62 e 63 anni). “Nel Lazio la campagna vaccinale procede regolarmente, nonostante le forti turbolenze relative alle decisioni sul vaccino Astrazeneca, e oggi abbiamo superato abbondantemente il milione e 200 mila somministrazioni", ha dichiarato l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.
La curva intanto registra 56 nuovi casi e 83 pazienti negativizzati. Tra gli ultimi positivi scoperti, c’è anche un agente della polizia locale di Nepi. “Non risiede in paese – fa sapere il sindaco Franco Vita – e per precauzione gli altri colleghi sono in attesa di sottoporsi a tampone Covid e si trovano in isolamento domiciliare. In attesa dell’esito, l’ufficio resterà chiuso”.