Bonus idrico, anche il Pd di Civita Castellana fa pressing

Bonus idrico, anche il Pd di Civita Castellana fa pressing
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Sabato 27 Marzo 2021, 06:30 - Ultimo aggiornamento: 20:13

Continua l’assedio al Governo Draghi per attivare il Bonus Idrico.

Nell’area industriale di Civita Castellana sono in attesa di questo provvedimento oltre trenta aziende che producono arredo bagno. Ieri c’è stato l’intervento del Pd, attraverso il senatore nonché segretario regionale Bruno Astorre. Quest’ultimo ha annunciato la presentazione di un’interrogazione parlamentare.

«Con il Partito Democratico, nei mesi scorsi, ho portato avanti la battaglia per ottenere l'inserimento del bonus idrico nella legge di Bilancio – ha detto Astorre - una battaglia che abbiamo vinto, ma che ora si scontra con i tempi di attuazione. Per questo motivo presenterò un'interrogazione parlamentare, per chiedere un'accelerazione nel varare il decreto attuativo»".

Le motivazioni non mancano. «La misura introdotta nella legge di Bilancio - aggiunge Astorre –è fondamentale per tutto il comparto produttivo delle ceramiche sanitarie e delle rubinetterie, dove nel Lazio, in particolare a Civita Castellana, è presente un sito d'eccellenza. L'incentivo predisposto è atteso da tempo dai cittadini e da tutto il settore, dobbiamo, quindi, dare loro una risposta rapida ed efficace».

Gli ha fatto sponda il consigliere regionale viterbese del Pd Enrico Panunzi:

« “Credo che sia una logica conseguenza del provvedimento legislativo – ha sottolineato - al fine di rendere tempestivamente operativa una misura più volte richiesta ed auspicata nel nostro territorio ed a cui il Pd ed il senatore Astorre si è speso sin da subito.

Lo ringrazio per questo motivo per la sua iniziativa conseguente è necessaria per vedere attuate le aspettative del settore produttivo ceramico».

In pratica si tratta superare i ritardi accumulati dal Governo e accelerare il varo del decreto attuativo del bonus idrico fino a 1000 euro a chi sostituisce i sanitari e rubinetterie. In Italia secondo una ricerca sono installati più di 57 milioni di apparecchi sanitari e quasi la metà ha superato i 30 anni di vita, che potrebbero essere sostituiti con gli incentivi e garantire maggiori risparmi sul fronte delle risorse idriche. Oltre a limitare il consumo dell’acqua che è importantissimo, il provvedimento andrebbe a sostenere il mercato interno delle imprese civitoniche, sono state le prima in Europa a realizzare prodotti a basso consumo di acqua investendo nella ricerca.

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