Case Green, Capaccioli: «Pronti al dialogo con il governo»

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Commento del presidente del Green Building Council Italia

Roma, 12 apr. (askanews) - Il Consiglio Ecofin ha approvato in via definitiva l'Emission Performance of Buildings Directive (EPBD), nota come "Direttiva Case Green".

 

"GBC Italia è a disposizione del Governo con i propri contenuti tecnici - è il commento di Fabrizio Capaccioli, Presidente del Green Building Council talia -. Si parla di un costo di 275 miliardi di euro per l'operazione, una spesa che oscillerà tra i 20 e i 55 mila euro a famiglia. Ecco perché bisogna partire immediatamente in maniera concreta, predisporre un recepimento tenendo presente le peculiarità del nostro territorio, come il rispetto dei requisiti di resilienza e quindi di risposta sismica dell'edificio che, purtroppo, questa direttiva non prende in considerazione".

 

Alla base della Direttiva EPBD4 il principio dell'"Energy Efficiency First": entro il 2030 la prima tappa di riduzione dei consumi del 16% e del 20-22% entro il 2035. La direttiva pone una restrizione chiave: la maggior parte delle ristrutturazioni dovrà coinvolgere il 43% degli edifici meno efficienti. Questo significa che gli obiettivi non potranno essere raggiunti solo attraverso la costruzione di nuovi edifici; in Italia, particolare attenzione sarà data alle ristrutturazioni di cinque milioni di edifici esistenti.

 

Ora resta l'approdo sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea. Sarà responsabilità dei singoli Paesi fissare le strategie e le azioni necessarie per raggiungere tali traguardi attraverso i loro piani.

 

L'approvazione della Direttiva Case Green da parte dell'Unione Europea rappresenta un passo significativo verso l'obiettivo comune di un parco immobiliare a emissioni zero entro il 2050. Tuttavia, è importante considerare con attenzione le implicazioni e le sfide che questa direttiva potrebbe comportare per l'Italia. È necessario adottare un approccio equilibrato e pragmatico nell'implementazione di queste nuove norme, garantendo una transizione graduale e sostenibile verso un ambiente edilizio a basse emissioni di carbonio. GBC Italia si impegna a lavorare in collaborazione con le istituzioni per trovare soluzioni che concilino l'obiettivo di riduzione delle emissioni con le esigenze e le peculiarità del contesto italiano, a partire dal tema della resilienza degli edifici. La direttiva non affronta specificamente l'aspetto sismico delle costruzioni. Per l'Italia e per altre regioni sismiche, questa è una questione di vitale importanza, per garantire la sicurezza delle persone e la protezione degli edifici in caso di eventi sismici.