Quello di Israele a Gaza «è terrorismo». Papa Francesco tuona contro le «gravi notizie» che arrivano dalla Striscia dove militari dell'esercito israeliano hanno ucciso due parrocchiane della chiesa cattolica che offre ospitalità a centinaia di palestinesi. «Lì non ci sono terroristi ma bambini, famiglie, persone con disabilità, suore». La condanna di Bergoglio è netta. «Civili inermi sono oggetto di spari e questo è avvenuto persino nel complesso parrocchiale dove una mamma una figlia sono state uccise e altre persone ferite da tiratori scelti mentre andavano in bagno. E' stata anche danneggiata la casa delle suore di Madre Teresa di Calcutta, hanno colpito il loro generatore. Qualcuno dice che è terrorismo, è guerra. Sì questo è terrorismo, è guerra». Francesco all'Angelus ha ricordato poi la parola di Dio e le Scritture laddove sottolineano l'azione che «spezza lance, ferma guerre». La riflessione si è conclusa con un pensiero per l'Ucraina, la Palestina, Israele e tutte le altro zone di conflitto con la speranza che a Natale «si rafforzi l'impegno per aprire strade di pace».
Il Papa incontra israeliani e palestinesi, scoppia la polemica sui suoi messaggi
VITTIME
L'episodio al quale Francesco fa riferimento riguarda la morte di Nahida Anton e Samar Anton.
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NATALE
Prima dell’uccisione di Nahida e Samar, all'inizio della mattinata, un carro armato dell’esercito israeliano aveva lanciato un razzo contro il Convento delle Suore di Madre Teresa, che ospita 54 persone disabili e fa parte del complesso della parrocchia. I colpi d’artiglieria hanno colpito la residenza e distrutto Il generatore che forniva elettricità all’edificio, e i serbatoi di carburante provocando un incendio.
I 54 disabili - riferisce il resoconto del Patriarcato latino di Gerusalemme sono attualmente sfollate e private dell’accesso ai respiratori «di cui alcune di loro hanno bisogno per sopravvivere». Il Patriarcato denuncia di non capire «come sia stato possibile compiere un simile attentato,in un momento in cui tutta la Chiesa si prepara al Natale».
DIPLOMAZIA
Intanto la diplomazia vaticana sta lavorando per cercare di ottenere un cessate il fuoco almeno per la giornata di Natale. Ieri il Cardinale Pietro Parolin ha incontrato Enas Sayed Mohamed Aly Mekkawy, Delegata della Lega degli Stati Arabi, accompagnata dall'Ambasciatore della Palestina, del Libano, dell’Iraq e dell’Egitto. Parolin ha ripetuto la necessità di arrivare al cessate il fuoco, a garantire l'accesso degli aiuti umanitari a Gaza. L'obiettivo per tutti resta la soluzione dei due Stati e di uno statuto speciale, internazionalmente garantito, per la città di Gerusalemme.
HAMAS
L'esercito israeliano impegnato sul campo da settimane diffonde video e informazioni precise sulla presenza dei terroristi di Hamas, purtroppo responsabili di razzie continue agli aiuti umanitari, sequestrati ai valichi di Rafah. Interi tir colpi di generi di prima necessità dirottati. I diversi filmati stanno facendo il giro del mondo.