Papa Francesco mette fine al "caos battesimi": «I sacramenti vanno somministrati con rigore»

Papa Francesco mette fine al "caos battesimi": «I sacramenti vanno somministrati con rigore»
di Franca Giansoldati
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Sabato 3 Febbraio 2024, 12:17 - Ultimo aggiornamento: 4 Febbraio, 00:25

Battesimi che si diffondono con formule fantasiose, del tipo “Mamma e papà ti battezzano con tanta gioia”, matrimoni caratterizzati da riti bizzarri al limite del folcloristico, l'eucarestia somministrata a seconda della sensibilità del prete, l'unzione degli infermi offerta ai malati quasi fosse una pozione magica. C'è ormai troppo caos liturgico nella Chiesa, nella somministrazione dei sacramenti vale a dire i “sette gesti vitali, che dal Concilio di Trento in poi costituiscono «l’incontro con Cristo Signore che dona la sua grazia e che, con le parole e gli atti rituali della Chiesa, nutre e irrobustisce la fede». Insomma, qualcosa che non si può stravolgere, modificare, rendere pop. Per ovviare a questa anarchia di sottofondo che rischia di minare alla radice le basi della fede, Papa Francesco ha accolto la richiesta dei cardinali e dei vescovi che fanno parte del Dicastero della Fede, da tempo in allarme per i troppi abusi segnalati. 

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Il Dicastero ha appena pubblicato un documento valido per tutti i preti del mondo.

L'intervento li obbliga a restare fedeli alla liturgia sacramentale per «esprimere luminosamente la priorità dell’agire di Dio e salvaguardare umilmente l’unità del Corpo di Cristo che è la Chiesa nei suoi gesti più sacri». Il caos che in tante chiese del mondo serpeggia ha moltiplicato in questi anni le richieste di invalidità dei sacramenti celebrati, proprio perchè non rispettosi delle regole, della tradizione e della fedeltà. Moltissimi battesimi si sono così dovuti rifare ex novo.

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Si legge nel documento: «Le gravi modifiche apportate alla materia o alla forma dei Sacramenti, rendendone nulla la celebrazione, avevano poi condotto alla necessità di rintracciare le persone coinvolte per ripetere il rito del Battesimo o della Cresima ed un numero importante di fedeli hanno giustamente espresso il loro turbamento. Ad esempio, invece di usare la formula stabilita per il Battesimo, si sono utilizzate formule come quelle che seguono: «Io ti battezzo nel nome del Creatore...» e «A nome del papà e della mamma... noi ti battezziamo». In una tale grave situazione si sono ritrovati anche dei sacerdoti. Questi ultimi, essendo stati battezzati con formule di questo tipo, hanno scoperto dolorosamente l’invalidità della loro ordinazione e dei sacramenti sino a quel momento celebrati». 

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Il Vaticano mette in evidenza che nessuno ha la possibilità di «modificare di propria iniziativa la forma celebrativa di un Sacramento: questo non costituisce solo un semplice abuso liturgico, come trasgressione di una norma positiva, ma un vulnus inferto a un tempo alla comunione ecclesiale e alla riconoscibilità dell’azione di Cristo, che nei casi più gravi rende invalido il Sacramento stesso, perché la natura dell’azione ministeriale esige di trasmettere con fedeltà quello che si è ricevuto Appare sempre più urgente maturare un’arte del celebrare che, tenendosi a distanza tanto da un rigido rubricismo quanto da una fantasia sregolata, conduca a una disciplina da rispettare, proprio per essere autentici discepoli: Non si tratta di dover seguire un galateo liturgico: si tratta piuttosto di una “disciplina» 

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