Ripartono i contagi, unica soluzione vaccinarsi. Il piano per i giovani

Ripartono i contagi, unica soluzione vaccinarsi. Il piano per i giovani
di Fabio Nucci
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Sabato 17 Luglio 2021, 08:18 - Ultimo aggiornamento: 08:22

PERUGIA Un salto indietro di 30 giorni. Lo ha compiuto la situazione epidemica umbra alla luce dell’escalation di nuovi casi registrata negli ultimi 5 giorni nei quali si è passati da 4 a 56 nuovi contagi giornalieri, da 59 a 133 casi settimanali. Ne ha risentito l’incidenza cumulativa che nel monitoraggio della cabina di regia è raddoppiata (da 5,4 a 10,4), così come è tornato a salire il tasso di positività dei tamponi escluso il retesting. Elemento quest’ultimo identificato come “allerta”, con la classificazione del rischio passata da bassa a moderata. Tutto questo mentre la campagna vaccinale è tornata a segnare un record di somministrazioni, oltre 15mila nell’ultimo giorno e mezzo.
Pur in notevole risalita, la situazione resta sotto controllo, accompagnata da «indicatori di gravità dell’epidemia tranquillizzanti», come osserva l’epidemiologa Carla Bietta. Nell’ultima settimana sono stati 133 i nuovi casi di cittadini positivi, ma i ricoveri ordinari sono dimezzati (da 10 a 5), c’è un solo paziente Covid “critico” e non sono stati segnalati decessi. «In questa fase si sta rivelando determinate il contact tracing – ribadisce Massimo D’Angelo, commissario straordinario per l’emergenza Covid in Umbria - che da subito è stato fondamentale per l’individuazione dei nuovi casi e l’isolamento dei contatti stretti. È proprio il controllo capillare a livello territoriale, affiancato alla campagna vaccinale, che ci permetterà di contenere l’aumento dei nuovi casi e quindi la circolazione della variante Delta». Rispetto ai controlli in aeroporto, D’Angelo ha precisato che nello scalo umbro i controlli sono attivi e che solo per i voli extra Ue, quindi per gli arrivi da Tirana e Londra, è prevista la quarantena rispettivamente di 10 e 5 giorni e l’effettuazione di un tampone di controllo.
Alla luce dei dati di ieri la situazione umbra resta comunque da massima attenzione specie per la sorveglianza sanitaria che nell’ultima settimana è tornata a segnalare un’allerta come riportato nel report della Cabina di regia. Una sorta di campanello di avvertimento per la risalita del tasso di positività dei tamponi sui casi mai testati che da metà marzo era sempre discendente e nell’ultima settimana è leggermente risalito (dall’1,2 all’1,3%). In lieve ripresa i focolai, da sei a dieci, mentre resta elevata la percentuale di casi non associati a catene epidemiologiche note, 28 casi sui 102 segnalati in 14 giorni (27,5%). Negli indicatori decisionali, ai minimi i valori sull’occupazione dei posti letto di area medica e critici (1%) mentre risale l’incidenza cumulativa anche se, con 10,4 casi ogni 100mila abitanti resta il quinto dato più basso a livello nazionale. Considerando i dati aggiornati al 16 luglio, tale valore è salito già a 15,7 compresi i casi “fuori regione” che nell’ultima settimana sono stati ben 26. A livello territoriale, non si rilevano particolari concentrazioni di nuovi contagi, ma a Perugia i casi settimanali sono saliti a 30, a Terni a 12, ma l’incidenza resta sotto 20.
Quanto alla campagna vaccinale, si registra un nuovo scatto di somministrazioni: quasi 10.700 giovedì, come si rileva dal portale della Regione, altre 4.700 ieri come risulta dagli open data governativi. Quasi 365mila gli immunizzati, ormai quasi la metà della popolazione vaccinabile, in risalita anche le somministrazioni giornaliere di prime dosi: ieri 330 in metà giornata (7% del totale), 200 iniettate a quarantenni. «A partire dalla prossima settimana saranno vaccinati gli under 30 che hanno effettuato la preadesione», ricorda D’Angelo che ha invitato tutti i giovani a farlo, rivolgendo un appello a tutta la popolazione a «non abbandonare le regole comportamentali anti-contagio».

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