Umbria Jazz, edizione con il meglio d'Italia e d'America

Umbria Jazz, edizione con il meglio d'Italia e d'America
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Martedì 29 Giugno 2021, 11:55

PERUGIA - Pesano le defezioni di Ben Harper e Tom Jones, ma trattandosi di Umbria Jazz, per essere un’edizione organizzata in piena pandemia e in calendario con un’emergenza sanitaria ancora in atto, c’è abbastanza per essere ottimisti. La pensa almeno così, il direttore artistico Carlo Pagnotta che parla di «festival monco, senza i concerti gratis che l’hanno reso famoso nel mondo», ma pronto a stupire ancora.
Uj 2021 sarà in versione ridotta ma comunque con 52 appuntamenti concentrati in dieci giorni in tre delle location tradizionali della manifestazione, l’arena Santa Giuliana, il teatro Morlacchi e la sala Raffello del Brufani. “Non sarà il festival di sempre – scrive Paolo Occhiuto - perché l’Umbria Jazz di sempre è, in fondo, l’apoteosi dell’assembramento”. Per rivedere il pubblico pigiato sotto il palco dell’Arena bisognerà aspettare il prossimo anno, ma intanto proprio ieri gli organizzatori hanno incassato il disco verde del Centro operativo regionale (Cor) che ha dato parere favorevole alla richiesta di deroga avanzata anche da Uj per portare da mille (numero previsto nell’ordinanza del Ministero del 29 maggio) a 1.700 il numero degli spettatori ammessi ad eventi all’aperto (1.150 a Spoleto). «Le organizzazioni dovranno garantire il massimo rispetto delle norme stabilite dalle “Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali”». Restano le misure di prevenzione e l’ingresso ai concerti sarà consentito con green pass o referto di tampone negativo.
«Gli organizzatori del festival di Bologna hanno sempre descritto Umbria Jazz come una macchina da guerra – ricorda Pagnotta – e il nostro esercito è lo staff che lavora tutto l’anno, da Stefano Lazzari (cresciuto con Uj e arrivato a dirigere un festival del genere) ad Annika Larsson che gestisce i contatti con le agenzie internazionali». Una squadra che si muove anche sul lato artistico che per la prima volta Pagnotta cita esplicitamente, da Manuele Morbidini a Enzo Capua passando per Marco Molendini. «Un festival che ritroverà la sua normalità, ci auguriamo verso settembre a Terni (dal 16 al 19, Uj weekend) o dicembre a Orvieto (dal 29 dicembre al 2 gennaio, Uj winter)», aggiunge Pagnotta che sui concerti dell’Arena parla di defezioni previste. «Avremo il meglio del jazz italiano e americano, anche perché gli artisti pop-rock in questo momento sono fermi a livello di tour: un cartellone, purtroppo senza palchi gratuiti ma artisticamente di livello assoluto».

Un festival che ha ritrovato sintonia con Spoleto, con cui è ripresa «piena collaborazione» e con cui condividerà due artisti, Brad Mehldau e Cécile McLorin Salvant. «Abbiamo ripreso una consuetudine che qualche anno fa avevamo avviato con Giorgio Ferrara». L’edizione della ripartenza dopo la sospensione causa Covid patita nel 2020, cosa accaduta solo nel 1977 e negli anni 1979-1981. «Dopo l’inverno dell’umanità torniamo a fare quello che sappiamo fare meglio, ovvero dell’ottima musica con lo stesso entusiasmo di sempre anzi, maggiore», dice Gian Luca Laurenzi, presidente Fondazione Uj. «Una scelta dolorosa non dare stage pubblici nel centro storico che, però, non abbiamo abbandonato: Uj sarà al Morlacchi e al Brufani. Stiamo inoltre valutando con la Prefettura la possibilità di fare qualcosa in centro storico ma la priorità per noi resta la salute pubblica». Via il box office, per i biglietti last minute botteghini dedicati all’Arena, a teatro e al Brufani. «Un grande evento che ha sdoganato la musica jazz - ricorda il vicesindaco Gianluca Tuteri – che mi auguro si possa portare sempre avanti». Per la governatrice Donatella Tesei, che ha confermato il sostegno della Regione a Uj, l’edizione della rinascita. «Non di quelle tipiche ma con tanti segnali da cogliere nel rispetto delle regole: un premio per gli umbri dopo un anno così complicato e per i sanitari». E sarà proprio l’orchestra Asclepio (evento organizzato con l’ex direttore regionale della Sanità, Claudio Dario) ad animare il prologo, mercoledì 7 luglio al Barton Park, mentre giovedì 8 al Morlacchi l’omaggio a Dante Alighieri di Mauro Ottolini & Sousaphonix. Un riferimento al sommo poeta anche nel manifesto 2021, firmato Lorenzo Fonda, che comprende i versi del Canto XI del Paradiso dedicati all’Umbria.

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