Terni, due no vax a processo per gli insulti a Pino Donzelli, presidente dell'ordine dei medici

In procura altre dieci denunce contro i leoni da tastiera anti vaccino

Terni, due no vax a processo per gli insulti a Pino Donzelli, presidente dell'ordine dei medici
di Nicoletta Gigli
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Mercoledì 2 Agosto 2023, 18:00 - Ultimo aggiornamento: 18:07

TERNI  - Due no vax compariranno di fronte al giudice di pace di Terni per aver offeso l’onore e il decoro del presidente dell’ordine dei medici, Giuseppe Donzelli.

L’udienza che vede sul banco degli imputati due no vax per diffamazione si terrà il 21 novembre prossimo.

Al centro della vicenda finita in procura un comunicato stampa a firma di due no vax nel quale si contestava la spinta ai vaccini per combattere il covid.

«Il presidente dell’ordine dei medici Donzelli da un lato ha tentato apparentemente di ingraziarsi i sanitari e i medici di medicina generale dentro e fuori gli ospedali, dall’altro ha provato a nascondere le proprie responsabilità e inadempienze affermando che né agli ordini dei medici provinciali né alla federazione nazionale compete la redazione delle linee guida terapeutiche. Per chi non avesse capito - era scritto nel comunicato stampa - il presidente, Donzelli ha lanciato il diktat..i medici debbono eseguire le disposizioni dello Stato. Un avvertimento come nelle migliori dittature sudamericane e asiatiche».

La nota inviata alla stampa è finita in procura, dove ci sono diverse querele che riguardano pesantissimi post contro il presidente dell’ordine dei medici che in piena pandemia consigliava il vaccino.

Definito «prezzolato, ladro che ammazza la gente per i soldi, persona pagata dai poteri forti».

A maggio è finito a processo un ternano di 59 anni per gli insulti social rivolti al presidente dell’ordine dei medici che consigliava di vaccinarsi contro il covid.  

Diversi i post finiti all’attenzione della procura ternana dopo le querele presentate dal legale di Giuseppe Donzelli, accusato a più riprese di «consigliare i vaccini perché pagato dai poteri forti» e di «prendere i soldi da Bill Gates per ammazzare la gente con il liquido omicida».

Dopo la raffica di querele per diffamazione per i pesanti post contro Donzelli, una decina in tutto presentate contro altrettanti leoni da tastiera, è andato a processo il primo imputato. L’udienza è stata rinviata a ottobre.

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