FOLIGNO - Un progetto per esaltare la figura di Gentile da Foligno, il suo legame con la città e la storia che ruota intorno a questo illustre folignate conosciuto a livello internazionale. Ci sta lavorando la Pro Foligno guidata dal presidente Luca Radi. L’idea è quella di realizzare, in concomitanza con l’anniversario della morte di gentile, un evento culturale, storico. “Siamo immaginando delle iniziative – spiega il presidente Radi – con il nostro consigliere Mario Timio che è un profondo conoscitore e studioso che ha scritto diversi libri su Gentile da Foligno e quindi stiamo pensando a realizzare un programma che sarà davvero interessante e proporrà ciò che fino ad oggi non c’è mai stato”. Il prestigio dei folignati nella scienza medica nasce nel XIV secolo appunto con Gentile da Foligno, medico e professore universitario definito “Principe dei medici”, “Divino medico”, “L’Anima di Avicenna” e “il secondo Galeno”. Gentile studiò a Bologna sotto la guida di Taddeo Alderotti, fiorentino ricordato da Dante nel XII canto del Paradiso. Dopo la laurea, arrivò la cattedra all’Università di Siena, poi quella di Perugia e, infine quella di Padova. “Gli insegnamenti di Gentile – spiegano dal Comune di Foligno - si ritrovano in una vasta produzione di importanti scritti che per due secoli furono considerati veri e propri manuali per i medici ed ebbero per questo tante ristampe proprio come il “Commento al canone di medicina di Avicenna”, pubblicato tra il 1501 e il 1506 a Venezia per i tipi di Bernardino Benali.
Un progetto per esaltare la storica figura di Gentile da Foligno

di Giovanni Camirri
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giovedì 2 novembre 2023, 11:38
Gentile ha descritto in modo preciso i quadri clinici di molte patologie renali definendo mortale, ad esempio, l’insufficienza renale cronica. Una verità, questa, inconfutabile fino ad una quarantina di anni fa con l’avvento della dialisi. Il medico folignate, inoltre è stato il primo ad introdurre il termine nefrite. Le sua teoria sulle urine come prodotto della filtrazione del sangue attraverso i reni è un’ipotesi che si avvicina molto all’attuale fisiologia renale. All’epoca forse nessuno, almeno in Italia, poteva superare Gentile sia nella parte teorica che in quella pratica come testimoniano i 218 Consilia, trattazioni diagnostiche e terapeutiche di particolari casi, che certificano la sua grande esperienza clinica. Gentile unì a queste doti scientifiche anche straordinarie qualità umane: celebre il servizio reso ai perugini durante la terribile pestilenza del 1348. Gentile contrasse il morbo prestando soccorso proprio ai moribondi. Il 18 giugno 1348 il medico morì nella sua casa di San Giovanni Profiamma. Gentile ha dato il via ad una vera e propria scuola di medici folignati, tra il XIV e il XV secolo, come Francesco di Filippo, Francesco di Mariano, Nicolò Tignosi, Felice Baldoli e Onofrio Degli Onofri, proseguita poi nel XVI secolo con Vincenzo Cybo, Francesco Ciccarelli e Vitellio Vitelleschi. Foligno ha ricordato il “Principe dei medici” dedicandogli una via, una targa sulla sua casa di via Garibaldi, la scuola media ed un’ala del nuovo ospedale San Giovanni Battista”.
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