Orvieto, colletta degli "angeli in divisa" per una famiglia diretta in Trentino

Orvieto, colletta degli "angeli in divisa" per una famiglia diretta in Trentino
di Monica Riccio
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Domenica 26 Aprile 2020, 15:14
L'emergenza Covid ha messo in ginocchio tante famiglie, tanti lavoratori, tante attività e quando poi c'è di mezzo la malattia, il dover viaggiare per qualche visita importante, il dover raggiungere specialisti in grado di capire e valutare il malessere di una bambina, non c'è pugno duro che tenga. Quando serve, le forze dell'ordine rimettono in tasca la penna, e tirano fuori le ali. 

Sabato 25 aprile, ad una pattuglia della polizia stradale di Orvieto, in servizio di vigilanza sull'autostrada A1 nel tratto di propria competenza, è arrivata una chiamata ad intervenire presso l'area di servizio Fabro est in quanto, secondo le segnalazioni giunte alla centrale operativa, c'era una famiglia con due bambine piccole,  in preda a crisi di pianto e disperazione.

Giunti sul posto, gli uomini della Stradale, hanno trovato, vicino ad un'utilitaria, un uomo, una donna e due bambine di 4 e 1 anno, tutti di nazionalità straniera - i due genitori residenti da oltre 20 anni in Italia - che si disperavano in quanto dovevano accompagnare la loro piccola di 4 anni in Trentino per una visita ematoncologica, ma non avendo più denaro per mettere benzina, non sapevano più cosa fare.

L'uomo in preda alla disperazione ha spiegato agli agenti, con voce interrotta da singhiozzi e in lacrime,  che era lì fermo dalla sera del giorno precedente e che a causa dell'emergenza Covid aveva perso il lavoro di fornaio e non aveva più soldi neanche per far mangiare la propria famiglia. Purtroppo - ha spiegato ancora - la famiglia si era dovuta mettere in viaggio lo stesso verso un città del trentino a causa della  malattia della figlia più grande.

Agli agenti ha raccontato che, fino a quel momento, non aveva mai avuto problemi di sorta; aveva sempre lavorato onestamente ed era infatti riuscito a garantire una vita modesta ma serena alla sua famiglia, ora però era giunto allo stremo economico.

I poliziotti, dopo aver ascoltato l'uomo, senza pensarci neanche un attimo, si sono subito organizzati con una colletta riuscendo a consentire alla famiglia prima di rifocillarsi a dovere e, poi, di riprendere il viaggio  non prima di aver pagato loro anche il rifornimento di carburante necessario a raggiungere la località dell'importante visita.

Quelli che da sempre sono definiti gli "angeli della strada" non potevano mancare di assolvere al loro compito, che è sì garantire la sicurezza e intervenire laddove necessario per stabilire o ristabilire l'ordine, ma è anche quello, forse primario, di essere sempre al fianco dei più deboli, di aiutare chi è in difficoltà, di sostenere chi da solo non ce la fa più.
 
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