Palamara, cade la corruzione: richiesta di patteggiamento a un anno «solo per liberarmi del fardello dei processi»

Il 16 maggio la decisione del tribunale di Perugia. Si tratta del processo principale legato ai rapporti con Centofanti

Palamara, cade la corruzione: richiesta di patteggiamento a un anno «solo per liberarmi del fardello dei processi»
di Michele Milletti
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Martedì 18 Aprile 2023, 12:21 - Ultimo aggiornamento: 12:32

PERUGIA - Cso Palamara, la procura di Perugia riqualifica il capo di imputazione: cade l'accusa di corruzione, derubricata in traffico di influenze illecite, possibile richiesta di patteggiamento a un anno. Questo quanto accaduto nell'udienza di martedì mattina a Perugia nel processo principale legato ai rapporti con l'imprenditore Fabrizio Centofanti (che ha già patteggiato).

La procura ha dunque rideterminato il capo di imputazione e quindi derubricato il reato. Lo ha fatto direttamente il procuratore capo Raffaele Cantone, in aula, secondo il quale ora le parti possano chiedere «riti speciali». Palamara ha subito  chiesto di patteggiare la condanna nei suoi confronti, un anno di reclusione, pena sospesa. «È caduta ogni ipotesi corruttiva nella nuova contestazione della Procura di Perugia - ha detto Palamara al  termine dell'udienza -. Accedo ai riti alternativi senza riconoscere alcuna forma di mia responsabilità ma solo per liberarmi dal fardello dei processi ed essere così più libero di portare avanti la battaglia di verità per una giustizia giusta».

Palamara prosegue: «Sono definitivamente cadute tutte le accuse di corruzione mosse nei miei confronti quindi, non c'è mai stata nessuna corruzione al Csm.

Ora potrò essere più libero e dedicarmi con nuove energie alla battaglia di verità su ciò che non ha funzionato all'interno della magistratura e nei rapporti tra politica e magistratura a supporto di quei tanti cittadini onesti che in questi anni mi hanno sostenuto e che fuori dalle ipocrisie vogliono far sentire la loro voce per una vera riforma della giustizia cheda troppo tempo manca nel nostro Paese».

Cantone ha dato il suo assenso all'istanza di patteggiamento. Sulla quale si deve ora esprimere il tribunale. Ha invece chiesto di essere processata con il rito abbreviato la co-inputata Adele Attisani. Anche per lei la Procura ha rideterminato l'accusa da concorso in corruzione in traffico di influenze illecite.

Il tribunale ha acquisito la determinazione delle parti e ha fissato udienza per il 16 maggio per la decisione.

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