L'eroina della camorra spacciata a Perugia

L'eroina della camorra spacciata a Perugia
di Egle Priolo
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Venerdì 12 Gennaio 2024, 06:00

PERUGIA - L’eroina della camorra. Smerciata dalle organizzazioni nigeriane ad altri clan nigeriani in grado di far diventare Perugia «un vero e proprio hub per lo smistamento di ingenti partite di eroina». Lo aveva messo nero su bianco il procuratore capo Raffaele Cantone lo scorso novembre, in un focus sull’andamento della criminalità a Perugia. Aggiungendo un elemento nuovo e importante: «Il collegamento con esponenti di primo piano della camorra campana, che hanno anche garantito l’individuazione di fidati corrieri per il ritiro dello stupefacente».
Perché è chiaro che se vai a comprare l’eroina a Castel Volturno da un gruppo di nigeriani che la vende, è molto probabile che questo commercio sia autorizzato da qualche esponente della camorra.

Esattamente quello che sembra emergere dalle investigazioni dei carabinieri di Grazzanise e della Procura di Santa Maria Capua a Vetere, che nelle ultime ore hanno smantellato un’organizzazione nigeriana protagonista di centinaia di cessioni di eroina, con partite di droga arrivate anche a Perugia.
Dodici nigeriani sono finiti in carcere, mentre un tredicesimo è agli arresti domiciliari, tutti ritenuti responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti. II provvedimento cautelare costituisce l’esito di un’articolata attività investigativa che, anche attraverso attività tecniche, ha consentito di accertare le responsabilità, a vario titolo, nello spaccio di sostanze stupefacenti in capo agli indagati (1 ghanese, 5 nigeriani, 5 italiani, 1 tunisino e 1 venezuelano) nei confronti dei quali sono stati contestati quasi 400 episodi di cessioni di droga, prevalentemente eroina e cocaina. In particolare - si legge in una nota a firma del procuratore Pierpaolo Bruni - è stata riscontrata una piazza di spaccio a Castel Volturno gestita dagli indagati africani che rivendevano anche a pusher delle province di Salerno, Teramo e Perugia, nonché nel Comune di San Felice a Circeo.

Nel corso delle indagini sono stati arrestati in flagranza di reato 6 pusher. Inoltre, è emerso che alcuni degli indagati extracomunitari avevano contatti con trafficanti di stupefacenti operativi in Africa, in particolare in Malawi, nonché con un uomo in Nigeria al fine di sottoporsi a un rito vodoo propiziatorio per scongiurare possibili eventi negativi nello svolgimento degli affari illeciti.

PRESA PUSHER
Un altro colpo al traffico d’eroina arriva da Perugia. Il continuo monitoraggio dei soggetti latitanti da parte della procura generale diretta da Sergio Sottani ha consentito all’ufficio Sdi di rintracciare una cittadina nigeriana condannata per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
La donna quarantatreenne, in base a quanto emerso nelle attività di indagine, utilizzava un nome diverso da quello con il quale era ricercata: questo ha quindi reso difficoltose le operazioni dirette al suo rintraccio, ma non ha impedito all'ufficio di trovarla. I fatti a carico della nigeriana, che operava nella zona di Perugia, risalgono agli anni 2009-2010. La donna aveva in particolare il compito di fornire collaborazione e supporto logistico per l’accoglienza dei corrieri impiegati per occultare all’interno del loro corpo gli ovuli di droga. Inoltre, era la tesoriera addetta per la zona di Perugia alla riscossione del denaro provento della vendita dello stupefacente. L’ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzione della procura generale di Perugia riguarda l’espiazione di una pena di sei anni e mezzo di reclusione.

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