E’ la condanna inflitta dal gip di Perugia, Valerio D’Andria, ai due presunti capi del gruppo di 19 spacciatori finiti in carcere sette mesi fa nell’ambito dell’operazione Toner, condotta dai carabinieri del nucleo investigativo di Terni e dalla direzione distrettuale antimafia di Perugia.
I due, insieme ad altri dieci imputati, sono stati processati col rito abbreviato.
Cinque anni e sei mesi di carcere per i marocchini, Abdelhakim El Felhi e Abdelmoneim Boulzalmat, cinque anni per i ternani Manuel Fiori e Marco Pellerucci, quattro anni e otto mesi per il ternano, Maurizio Allegretti ed i marocchini Touria Maatia e Abdelkrim Kabbouri e Touria Maatia, quattro anni e cinque mesi per Ismail Jamghili e tre anni di reclusione per Mirko Fiorini. Assolto il marocchino Fahoum Lahcem. Per lui il pm, Giuseppe Petrazzini avevano chiesto una condanna a due anni e otto mesi. A difendere gli imputati Massimo Proietti, Francesco Mattiangeli, Gianluca Muzi e Donatella Panzarola.
Toner è stata l’operazione antidroga più imponente del 2019, anno nero sul fronte degli arresti e dei sequestri di stupefacenti.
Con gli arresti di luglio gli investigatori hanno smantellato un vasto traffico di cocaina, marijuana, hascisc ed eroina tra la capitale e la città gestito da marocchini e ternani.
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