Furti, anziani nel mirino: la trappola dei falsi medici

Furti, anziani nel mirino: la trappola dei falsi medici
di Michele Milletti
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Domenica 7 Gennaio 2024, 07:00
PERUGIA - «Scusi, siamo dei medici. Mi faccia entrare che dobbiamo vedere i farmaci che utilizza perché possono essere non pagati. E magari l’aiutiamo anche a fare domanda per l’indennità di accompagnamento». Eccolo, parola più parola meno, il testo dell’ultimo tentativo di assalto agli anziani. O comunque a persone in difficoltà, che vivono sole e che in quella persona che si definisce medico e si presenta come tale possono vedere una specie di benefattore che in quel momento gli sta tendendo la mano.
Nulla di più sbagliato dal vero, purtroppo. Perché con altisisma probabilità si tratta invece di persone che hanno sviluppato una modalità ulteriore di ingresso nelle case per provare a portare via quello che possono.
L’allerta circola da qualche giorno nell’hinterland cittadino, è arrivata fino a Torgiano e addirittura a Deruta qualcuno racconta di aver già informato i carabinieri circa questa situazione che ha tutto per essere, come detto, un nuovo tentativo di assalto agli anziani e alle persone che vivono sole.
LA DESCRIZIONE
Tre persone, due donne e un uomo, a bordo di un’auto scura: questo quanto segnalato da alcuni cittadini che hanno visto questo terzetto in azione. Persone cui sono suonati i campanelli di casa e che hanno trovato fuori dalla porta questi personaggi. Che, come detto, raccontano di essere medici e chiedono di vedere i farmaci che la potenziale vittima sta utilizzando, per capire se è possibile evitare di pagarli. Sembra quasi impossibile poter credere a queste parole. Ma l’abilità di questi personaggi risiede proprio nel loro risultare credibili tanto per come appaiono quanto per quello che dicono.
Chiaro come una persona mediamente attenta e informata circa i continui tentativi di furto e truffa che girano, specie durante i periodi di festa, possa facilmente respingere certi attacchi. Ma chi è anziano, vive solo e magari si trova in un momento di difficoltà può avere piacere anche solo a ricevere in casa una persona apparentemente gentile e che oltretutto sembra voler dare una mano.
L’INCIDENTE DEL NIPOTE
Quello segnalato in queste ore, e i social sotto questo profilo hanno un’importanza decisiva nell’estendere a più persone possibile informazioni molto utili per non cadere nei tranelli, rappresenta l’ultimo in ordine di tempo tentativo di assalto alle persone in difficoltà e alle abitazioni.
Un’altra recente segnalazione è quella giunta dalla zona di Prepo-Settevalli appena tre giorni fa. «Questa mattina (ieri, ndr) arriva una telefonata da parte di una ragazza che si spacciava per “nipote” la quale parlava in maniera concitata di un incidente che le era capitato al Conad. Dopodiché entra nella comunicazione il “maresciallo dei carabinieri” il quale spiega la situazione, abbastanza grave e per cui la nipote avrebbe subito un processo per direttissima nel giro di 30 minuti chiedendomi di raggiungere subito la stazione “centrale” dei carabinieri lasciando così casa sola e dando loro via libera per poter fare i loro comodi all’interno». «Ovviamente è una truffa – chiude il residente -. Fate molta attenzione».
Ma non solo. Perché l’altra truffa “evergreeen” per provare a entrare nelle case delle persone è quella di chi si presenta come addetto dell’acqua o della corrente per verificare lo stato dell’acqua che risulta inquinata o quello della corrente in casa.
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