Covid, in Umbria nuova impennata di ricoveri, 4 morti in 24 ore. Quante sono le dosi di vaccino disponibili

Covid, in Umbria nuova impennata di ricoveri, 4 morti in 24 ore. Quante sono le dosi di vaccino disponibili
di Egle Priolo
3 Minuti di Lettura
Lunedì 3 Gennaio 2022, 08:25

PERUGIA - Non si arresta l'impennata di positivi in Umbria: sono stati registrati altri 788 nuovi casi nell'ultima giornata e addirittura quattro morti in ventiquattro ore, record negativo che non si verificava da diverso tempo. I casi settimanali sono stati 22.173, con un'incidenza ogni 100mila abitanti pari a 2.523: gli attualmente positivi sono ormai ben oltre 23mila. A preoccupare anche i nuovi ricoveri: ben 18 in più in una sola giornata, che fanno salire a 159 il totale, ma per fortuna restano stabili i posti occupati in rianimazione, ancora solo otto.

Ma nello stesso modo non si ferma neanche la campagna vaccinale anti Covid: sono stati 165 i cittadini che il primo gennaio hanno ricevuto la terza dose e in numero minore (una ventina) gli umbri ai quali sono state somministrate la prima o la seconda dose. Complessivamente hanno ricevuto la dose aggiuntiva 284.637 persone, pari al 33,17 per cento dei residenti. La prima somministrazione ha coinvolto al momento 709.650 umbri, pari all'82,33 per cento. I prenotati sono 169.066, secondo i dati della Regione aggiornati al 2 gennaio. Al momento, dopo le segnalazioni di qualche dose mancante in alcuni distretti e soprattutto dopo le rinunce dei nuovi positivi alle somministrazioni già prenotate, risultano disponibili circa ottomila dosi Pfizer e altrettante di Moderna. Disponibili anche circa ventimila dosi pediatriche, mentre ne sono state somministrate 4.346. Insomma, le dosi ci sono, anche se attualmente si lavora sulla riserva, considerando che ci sono state giornate in cui ne sono state inoculate anche novemila al giorno.

L'IMPEGNO DELLA PROCIV A BASTIA
Come riportato ieri, intanto procede anche lo screening in tutta la regione per un rientro in sicurezza a scuola, previsto tra il 7 e il 10 gennaio. Per gli studenti e le studentesse, in previsione del prossimo rientro scolastico, la giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore Paola Agabiti, fino al 12 gennaio, ha approvato «l’estensione del Programma di somministrazione di test diagnostici antigenici rapidi, su base volontaria e gratuita, per la identificazione di eventuali casi di positività al contagio da coronavirus, agli studenti iscritti alla scuola secondaria di primo e secondo grado, statale e paritaria, e ai percorsi di Istruzione e formazione professionale (IeFP), svolti sia presso gli Istituti professionali statali, in regime di sussidiarietà, che presso le Agenzie formative autorizzate». «Non ne siamo fuori, anzi la situazione è sempre più complessa difficile», commenta il sindaco di Bastia Paola Lungarotti che annuncia il contributo del Comune, «grazie alla disponibilità di ben 10 volontari del gruppo comunale Protezione Civile, ad effettuare il tracciamento dei contatti, richiesto dalla Regione.

Un supporto indispensabile per ricostruire i contatti che i positivi possono aver avuto risalendo così alla persone a rischio da contatto e provvedere ad avvisarle. Una rinnovato impegno della Protezione Civile di Bastia Umbra che in questi due anni è stata sempre presente e pronta a rispondere alle istanze e alle necessità sia della comunità locale che regionale. Rinnovo i nostri ringraziamenti e i nostri apprezzamenti: senza tregua, sempre pronti».

SCREENING DI MASSA A BEVAGNA
Screening di massa gratuito anche a Bevagna per tutta la popolazione scolastica (alunni, personale docente e Ata, genitori e nonni) e tutti i cittadini interessati. I test si svolgeranno dal 5 al 9 gennaio, ma lo screening gratuito, se necessario, si protrarrà fino a metà mese. «L'amministrazione comunale - afferma il sindaco Annarita Falsacappa - ha acquisito la disponibilità di medici di medicina generale, medici in quiescenza, personale infermieristico e volontari. Vogliamo ringraziarli per la disponibilità e per l'alto senso di comunità che esprimono».

© RIPRODUZIONE RISERVATA