I due destinatari di custodia cautelare in carcere, considerati al vertice dell'organizzazione, risiedono a Scandale e Cirò Marina. Sono state 13 le misure degli arresti domiciliari eseguite in provincia di Crotone, 2 in quella di Milano, 2 di Perugia; una in provincia di Catanzaro e un'altra in quella di Benevento; una in provincia di Matera e una in quella di Fermo.
Nel corso dell'attività investigativa sono stati recuperati diversi reperti archeologici risalenti al IV e III secolo a.C., rinvenuti nella disponibilità di uno dei capi dell'organizzazione. Si tratta di 5 vasi e lucerne in terracotta, piatti con scene di animali, fibule e monili vari. Sono stati sequestrati i mezzi meccanici e le attrezzature utilizzati per l'escavazione del terreno e le ricerche archeologiche clandestine. Durante le perquisizioni di oggi sono stati rinvenuti e sequestrati in diverse abitazioni in altre regioni italiane ulteriori reperti, provenienti verosimilmente dal territorio crotonese per un valore di svariati milioni di euro.
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