«Basta morti a Lacugnano». Le 500 firme contro la strada killer: «Non molliamo di un centimetro»

«Basta morti a Lacugnano». Le 500 firme contro la strada killer: «Non molliamo di un centimetro»
di Egle Priolo
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Domenica 5 Luglio 2020, 16:17 - Ultimo aggiornamento: 16:18
PERUGIA - Sono mille residenti, bambini compresi. E in poco più di dieci giorni hanno raccolto oltre cinquecento firme: praticamente un plebiscito. Per chiedere al Comune di Perugia di mettere in sicurezza la strada di Lacugnano, quei tre chilometri tra Olmo e San Sisto costruiti più di trenta anni fa e «inadeguati al traffico attuale, per cui una via di collegamento tra quartieri è diventata un'arteria principale della viabilità in città». La rivolta dei mille viene da lontano, ma è stata purtroppo accesa dai due gravi incidenti accaduti in pochi giorni: quello per cui è finita in Rianimazione una 59enne e il terribile scontro in cui, due sabati fa, ha perso la vita a soli 30 anni l'amatissimo Alex Pedetti.

«Non c'è più tempo, bisogna agire in fretta, occorre evitare ulteriori e irreparabili episodi come quelli accaduti nelle ultime settimane – afferma Alberto Antognelli, uno degli energici promotori della petizione – per questo motivo venerdì sera ci siamo riuniti e abbiamo deciso che entro la prossima settimana finiremo la raccolta di firme». I volontari delle quattro associazioni di Lacugnano - il circolo Arci Toriscal, il centro anziani La Chiocciola, il gruppo Avis e Viviamo Lacugnano – infatti stanno battendo tutto il quartiere per raccogliere il maggior numero di adesioni e portare avanti le loro richieste. Che partono dallo «stato di assoluto abbandono della strada: mancano i marciapiedi e la segnaletica orizzontale, senza contare quel limite di 50 chilometri orari che in pochi rispettano. Su questa strada – spiegano i residenti – gli incidenti sono continui, per fortuna non sempre drammatici e magari risolti solo con un Cid, ma la situazione ormai è invivibile». Tra carreggiata stretta, buche, dissuasori usurati e, nonostante gli - scheletri vuoti degli - speed check, chi pigia troppo forte sull'acceleratore. Tutte problematiche che erano finite in un reportage girato in scooter da Antognelli per Tele Lacugnano, la pagina Facebook (seguitissima) nata durante la pandemia per sentirsi più vicini nonostante la distanza imposta dalle norme anticoronavirus.

«I cittadini di Lacugnano durante il lockdown si sono ritrovati tutti i giorni sul balcone per farsi coraggio. Ora vogliamo usare questa forza per fare qualcosa di utile, indispensabile. Occorre sistemare la strada», così inizia il testo che accompagna la petizione e in cui i residenti credono (e sperano) molto. L'idea è anche quella di presentare un progetto di riqualificazione della strada Lacugnana, forti delle professionalità che animano le quattro associazioni e chiaramente del conoscere palmo a palmo quei tre chilometri tra case basse e curve sul dorso della collina. Dove una volta c'era solo un bel panorama e poi, con l'esplosione urbanistica legata soprattutto ai centri commerciali sul confine tra Perugia e Corciano, il traffico interno di chi preferisce evitare la superstrada (soprattutto quando ci sono i cantieri) o tagliare per esempio per arrivare dal Quattrotorri direttamente al Santa Maria della misericordia. Una scelta sempre più quotata e che quindi provoca un aumento dei passaggi. «Dopo tanti anni – proseguono i residenti – e con questa nuova situazione, ormai è giusto e doveroso mettere questa nostra strada in sicurezza».

Tra qualche giorno quindi le firme arriveranno a palazzo dei Priori, seguite dalla proposta progettuale. «A furor di popolo – chiude Antognelli - chiediamo la messa in sicurezza della strada di Lacugnano. Se la giunta comunale non si muove, noi non molleremo di un centimetro».
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