Si tratta - spiega il blog Punto Informatico - di «semplici indirizzi IP, non riconducibili all'identità degli utenti se non attraverso una specifica richiesta da parte di un giudice». I ricercatori inglesi, analizzando un flusso di dati molto significativo, hanno rilevato che i contenuti più popolari vengono tracciati da società specializzate in monitoraggio dei flussi digitali.
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