Apple alla conquista della Cina. Cook: spero diventi il nostro primo mercato. Voci sull'iPhone mini low cost

Il Ceo di Apple Tim Cook
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Venerdì 11 Gennaio 2013, 11:50 - Ultimo aggiornamento: 17:13

SHANGHAI - La Cina un mercato molto importante per noi.. questo il fulcro dell'intervista che il Ceo di Apple, Tim Cook, ha rilasciato all'agenzia di stampa cinese Nuova Cina, durante il suo (secondo) viaggio a sorpresa in Cina. La Cina - ha proseguito Cook - attualmente il nostro secondo mercato ma credo che diventer il nostro primo mercato. Credo fortemente che accadr. Stiamo crescendo molto velocemente - ha proseguito il Ceo di Apple, che si dichiarato molto colpito dal mercato cinese - stiamo continuando ad investire in negozi al dettaglio qui e se ne apriranno molti altri nel corso degli anni successivi. Abbiamo selezionato alcuni siti, la nostra base produttiva qui, e qui abbiamo partner incredibili. Quindi la Cina sicuramente un paese molto, molto importante per noi.

Apple ha attualmente 11 punti vendita tra Pechino, Shanghai, Shenzhen, Chengdu e Hong Kong. Quello inaugurato lo scorso ottobre nel centro commerciale di Wangfujing a Pechino è il più grande in Asia. Cook non ha rivelato i dettagli dei suoi colloqui con il ministero cinese dell'Industria e dell'Information Technology e con la China Unicom, primo partner di Apple in Cina né con gli altri operatori di telefonia in Cina. «La gente di tutto il mondo, senza distinzione di cultura - ha detto Cook a Nuova Cina - vuole i migliori prodotti. Penso che le persone amino della Apple soprattutto il fatto che crei prodotti che rendono la vita più facile e migliore».

Smartphone low cost? Nessun accenno invece alle voci relative all'ipotesi del lancio su alcuni mercati, tra cui la Cina, di un iPhone più economico. «Non ci sono prodotti Apple che non sono per la Cina - ha anzi detto Cook - penso che siano tutti perfetti per questo paese».

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A proposito della Foxconn, fornitore di Apple in Cina, le cui fabbriche sono in passato state coinvolte in problemi relativi soprattutto a proteste degli operai per condizioni di lavoro inique e salari troppo bassi, Cook ha detto che «Apple ha rigorosi codici di condotta che i fornitori devono rispettare e se non lo fanno, Apple non fa affari con loro». «Ci preoccupiamo di ogni operaio che tocca un prodotto Apple - ancora aggiunto Cook - sia che si occupi di vendita, di assemblaggio, di assistenza o altro. Ci teniamo a mantenere uno standard molto alto». L'amministratore delegato dell'azienda di Cupertino ha infine ricordato la visita da lui effettuata nel marzo scorso alla linea di produzione di iPhone della Foxconn a Zhengzhou durante la quale fece il giro dei dormitori e volle vedere di persona come vivono e lavorano lì gli operai. Con 80.000 dipendenti, Apple ha generato un utile netto di oltre 41 miliardi di dollari nel 2012.

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